Con cinque voti favorevoli dei commissari di maggioranza (Mancini, Pastorelli, Peppucci, Puletti e Rondini, Lega) e tre contrari di quelli della minoranza (Bianconi-Misto, Bettarelli e Paparelli, Pd), la seconda Commissione dell’Assemblea legislativa, presieduta da Valerio Mancini, ha dato il via libera alle modifiche proposte dalla Giunta regionale alle “Norme in materia di infrastrutture per le telecomunicazioni” (legge regionale 31/2013).

Il testo originario del disegno di legge – spiega l’Organismo – è stato interamente sostituito da un maxi emendamento proposto dall’assessore Michele Fioroni per “armonizzare il testo” ad una sopravvenuta e recente normativa statale (Decreto legislativo 207/2021) che introduce, tra l’altro, autonome disposizioni in materia di comunicazioni elettroniche. Fioroni ha anche fatto sapere della possibilità di accogliere due proposte emerse in Commissione nella precedente seduta e cioè che la rete regionale ‘dovrà’ essere messa a disposizione degli operatori previo parere tecnici della società Punto Zero, e che la dichiarazione da fare ad Arpa sulla post attivazione degli impianti installati potrà essere sostituita dall’asseverazione da parte di un tecnico.

Come lo stesso assessore aveva già rimarcato in una precedente riunione della Commissione, le modifiche alla legge “mirano alla liberalizzazione del settore, senza dimenticare la tutela della salute e la salvaguardia del paesaggio”.

Verranno dunque modificate e aggiornate le linee guida per quanto riguarda alcune prescrizioni rivolte a Comuni ed operatori. La normativa regionale verrà così allineata con quella nazionale e comunitaria con la permanenza di iter autorizzativi. Che, ha spiegato l’assessore, “rimuovono però complessità e lungaggini eccessive a fronte della necessità di procedere rapidamente con l’adeguamento delle infrastrutture per le telecomunicazioni”.

Vincenzo Bianconi, Misto, ha lamentato il fatto che non siano state prese in considerazione proposte emerse dagli operatori del settore in precedenti audizioni, auspicando per questo un ulteriore approfondimento dell’atto, mentre Fabio Paparelli, Pd, ha spiegato il voto contrario per la decisione di togliere dal testo legislativo l’obbligatorietà della pianificazione comunale.

Su questo punto e quindi su un possibile emendamento in Aula si è detto “sensibile” lo stesso presidente Mancini. Relatori in Aula saranno per la maggioranza il presidente Valerio Mancini, per la minoranza il vice presidente della Commissione, Vincenzo Bianconi.