Punta alla valorizzazione dell’Aur attraverso alcune azioni strategiche, il disegno di legge della Giunta per la modifica della legge ’30/2000′ che istituisce l’Agenzia Umbria ricerche, approvato dall’Assemblea legislativa con 13 voti a favore della maggioranza, due contrari (misto, M5s) e cinque non partecipanti al voto (Pd, Patto civico).

Viene attribuita all’agenzia – spiega la Regione – la possibilità di svolgere attività di ricerca, dietro compenso, anche a favore di committenza privata e di promuovere convenzioni e accordi di collaborazione con soggetti pubblici e privati, come associazioni di categoria o enti locali, che potranno utilizzare l’agenzia per ricerche utili ad indirizzare le politiche a livello territoriale e che potranno portare a borse di studio e assegni di ricerca.

Il ddl modifica la governance sostituendo l’organo del presidente con quello dell’amministratore unico, e istituisce il comitato scientifico composto dall’amministratore unico e da cinque membri esperti in ricerca e programmazione oppure in possesso di un qualificato profilo scientifico accademico nel campo degli studi economico-statistici, socio-antropologici, politico-giuridici e politico-sociali.

Il Comitato avrà il compito di elaborare il programma triennale di attività dell’agenzia e dei singoli programmi di ricerca. Viene soppressa la figura del direttore dell’Agenzia e vengono individuate e stabilite attività di controllo da parte della Giunta regionale sui documenti contabili e programmatici dell’Agenzia.

La riorganizzazione del personale prevede il consolidamento del nucleo di sei dipendenti di ruolo che rimangono a presidiare le attività fondamentali e viene inserita la possibilità di impiego di ricercatori facendo ricorso, con risorse proprie o in cofinanziamento con altri soggetti, ad incarichi e forme di collaborazione con finalità di studio e ricerca.