“Via il Green pass, abolire l’obbligo di isolamento per i positivi asintomatici vaccinati, stop alle limitazioni che bloccano le imprese, e quindi l’economia, eliminare le quarantene nelle scuole rivedendo i presupposti per il ricorso alla Dad”: sono le richieste al Governo che il presidente dell’Assemblea legislativa dell’Umbria, Marco Squarta, sottoporrà alla Conferenza dei presidenti del Consigli regionali, nella riunione di martedì prossimo. Perché “in questa fase di pandemia – spiega – l’Italia ha la necessità di tornare a vivere in libertà”.

“Nessun Paese europeo – osserva Squarta – adotta più le misure restrittive che soffriamo ancora in Italia, provvedimenti ormai inutili che penalizzano le nostre abitudini quotidiane. Alcuni Stati, non soltanto del nostro continente ma in tutto il mondo, mi sto riferendo soprattutto agli Stati Uniti, hanno eliminato diversi tipi di obblighi e di limitazioni. Abbiamo la necessità di tornare a vivere nella piena libertà, anche e soprattutto per garantire le cure essenziali per tutti quei malati rimasti abbandonati per quasi due anni. Sono venuto a conoscenza di campagne di prevenzione sospese, di screening rimandati, di papà che non possono assistere alla nascita di un figlio e di persone che continuano a morire da sole, senza assistenza. Le misure attuali sono inaccettabili, superflue e dannose”.

“Il primo tema che porterò all’attenzione dei colleghi presidenti – spiega Squarta – è la revoca del Green pass: siamo l’unico Paese al mondo ad avere addirittura quello rafforzato. Ecco dunque l’auspicio per un ritorno alla normalità, senza ulteriori limitazioni, in tutti i settori e comparti che hanno bloccato alcune imprese per due anni, ammesso che siano sopravvissute. Al terzo punto viene l’abolizione dell’obbligo di isolamento per i positivi asintomatici, se totalmente vaccinati, altrimenti non ha alcun senso aver vaccinato il 90% della popolazione. Infine auspico l’eliminazione delle quarantene nelle scuole e la revisione del meccanismo di ricorso alla Didattica a distanza”.

“Spero di ottenere l’adesione di tutti gli altri presidenti – conclude Squarta – ottenendo in questa maniera un rapido riscontro dal Governo centrale”.