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COVID, PD CHIEDE CORSIA PREFERENZIALE PER L’ANALISI DI CASI SOSPETTI NELLE SCUOLE

Posted By Redazione Galileo On 24 dicembre 2021 @ 18:33 In Politica

“Creare una corsia preferenziale per i test da riservare ai casi sospetti riscontrati nelle scuole, cercando di velocizzare il più possibile l’analisi e la comunicazione dei risultati”. E’ quanto chiedono alla Giunta regionale il portavoce della minoranza Fabio Paparelli e la capogruppo Pd Simona Meloni.

“Ciò a cui stiamo assistendo in questi giorni in materia di tracciamento di sospette positività al Sars-Cov2, specie in ambito scolastico – proseguono i due esponenti Dem in una nota – è assai preoccupante e certifica, purtroppo, l’inadeguatezza del sistema regionale di gestione dei contatti dei casi infetti e della tempistica dei tamponi. Considerato il repentino aumento dei contagi determinato dalla variante Omicron e dato il boom di contagi riscontrato nelle scuole umbre, la Regione avrebbe dovuto intervenire tempestivamente per rendere omogenee le regole di tracciamento dei casi sospetti e velocizzare le operazione di screening, senza affidare ai presidi ed agli insegnanti o alle chat con i genitori comunicazioni spesso contraddittorie che dovrebbero essere di esclusiva pertinenza giuridica del sistema sanitario regionale. Centinaia di bambini e ragazzi in età scolare sono in attesa di essere contattati non si sa bene quando né da chi per effettuare un tampone. Differenti procedure e diverse tempistiche stanno gettando intere famiglie nel caos con quarantene imposte ai propri figli a geometrie variabili in attesa dei tamponi di riscontro”.

“Chiediamo pertanto alla Giunta regionale e al Cts – aggiungono – di emanare un provvedimento d’urgenza che stabilisca corsie preferenziali, procedure omogenee e tempi certi e celeri per scongiurare il rischio di auto-isolamenti ingiustificati e separazione degli studenti dalle loro famiglie durante il periodo natalizio”.

“A testimonianza del caos che regna in Umbria – precisano Paparelli e Meloni – si susseguono file interminabili in tutta la regione per effettuare un tampone molecolare; inaccettabili ritardi sui tracciamenti che sembrano essere del tutto saltati; interi reparti ospedalieri chiusi in attesa di riconversione Covid, confermano amaramente il livello di impreparazione che è stato raggiunto nonostante che, la Giunta Regionale, abbia avuto tutto il tempo necessario per programmare in anticipo e rendere più efficiente e flessibile un sistema che ancora una volta si regge solo sulle spalle di pochi operatori già stremati”.

Per Paparelli e Meloni “le mancate assunzioni pesano come un macigno in questa quarta ondata e ciò era ampiamente prevedibile. Non aver utilizzato gli operatori dei Cup per il tracciamento, come avevamo chiesto, si sta rivelando l’ennesima scelta sbagliata. Temporeggiare, l’unica cosa che la destra sa fare, ci sta portando ad un disastro che poteva essere evitato. È del tutto evidente che siamo vicini a collasso e alla resa del sistema di prevenzione e screening ma non si può accettare che si arrivi per incapacità a chiedere ai cittadini di autoisolarsi per 14 giorni in caso sintomatologia sospetta o di positività al test seriologico quando si sa bene che circa il 50% di questi sono potenzialmente falsi, senza alcuna distinzione tra vaccinati e non”.

“Gli amministratori regionali – concludono – smettano di minimizzare i problemi vissuti dai cittadini e tornino al lavoro anche a Natale per trovare soluzioni convincenti e non alimentare altro caos”.


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