L’assessore regionale Paola Agabiti ha illustrato in Prima commissione, presieduta da Daniele Nicchi, il disegno di legge della Giunta relativo al Bilancio di previsione della Regione Umbria 2022-24 e la Legge di stabilità 2022. Un bilancio che risente delle conseguenze legate alla crisi pandemica ma che prevede le principali linee di investimento per la ripresa economica e per il sostegno a imprese e famiglie.

“Ci muoviamo in contesto ancora molto critico – ha spiegato l’assessore Agabiti – con gli effetti derivati dall’emergenza epidemiologica. Nel 2020 si è registrata una perdita di 20 milioni di euro, per minori entrate, ed una stima attuale prevede per il 2021 minori entrate per 14 milioni di euro. La Giunta ha ritenuto di non aumentare la pressione fiscale, sostenendo gli investimenti per la ripresa e sono state erogate molte risorse attraverso varie misure, per consentire la sopravvivenza. Ora dobbiamo avviarci verso gli investimenti per il futuro, con una logica integrata e sinergica per intercettare tutte le risorse, sia i fondi del Recovery plan che anche quelli strutturali legati alla programmazione 2021-27, oltre a tutte tutte le altre risorse disponibili”.

Le linee direttrici della manovra, in coerenza con quanto definito nel Defr 2022-2024 – è detto in una nota della Regione – possono essere così sintetizzate: nessun aumento della pressione fiscale e mantenimento delle agevolazioni fiscali esistenti; necessità di garantire la salvaguardia degli equilibri di bilancio, fortemente condizionata in termini di minori entrate, richiede anche per il triennio 2022-2024 misure di contenimento della spesa corrente e di razionalizzazione dei costi di funzionamento necessariamente estese all’intero sistema delle Agenzie e organismi regionali al fine di efficientare l’erogazione dei servizi e aumentare i margini di flessibilità del bilancio a favore delle politiche di sviluppo; garantire il forte sostegno agli investimenti, considerati volano per la ripresa post-Covid e lo sviluppo economico; attuazione delle politiche di sviluppo in una logica integrata e sinergica finalizzata alla ottimizzazione di tutte le risorse disponibili o che potranno essere dirottate sul territorio regionale (Fondi strutturali, Fsc, Recovery Fund), con una programmazione rigorosa e puntuale nei tempi di realizzazione; finanziamento del sistema del Trasporto pubblico locale: il bilancio 2022-2024 deve tener conto del processo di razionalizzazione dei servizi e del minor fabbisogno finanziario determinato dall’operatività dell’Agenzia unica; necessità di rafforzare azioni e interventi per favorire la ripresa delle attività economiche e delle imprese umbre; necessità di incentivare interventi di supporto economico alle famiglie e ai soggetti che versano in condizioni disagiate o a rischio di esclusione sociale.

Nel dettaglio, ci sono 4 milioni di euro in più per le risorse regionali per il trasporto. Nel complesso le risorse regionali stanziate nel triennio 2022-2024 per il Tpl, ad integrazione del Fondo Nazionale Trasporti, ammontano ad euro 14,73 milioni nel 2022 e 12,69 milioni in ciascuno degli anni 2023 e 2024. Conferma per la manutenzione straordinaria delle strade in capo alle Province, 5 milioni; per l’aeroporto 4 milioni; 80mila euro destinati alla Film commission, 1 milione e mezzo nel 2022 per l’impiantistica sportiva, 100mila euro in favore delle politiche culturali per gli spettacoli, 100mila per il Teatro stabile dell’Umbria, 500mila di contributi per l’attuazione del diritto allo studio; per l’agricoltura 300mila euro l’anno per la prevenzione e lotta contro gli incendi, 50mila euro l’anno per la programmazione dei centri ittiogenici, 35 mila euro l’anno per il Piano forestale, 15 mila per la vigilanza delle aree sensibili, 100mila sono destinati agli allevatori. Su sociale e welfare 20mila euro in più all’anno sul Fondo emergenza famiglie, con un intervento di sostegno alle crisi da sovraindebitamento di 40mila euro l’anno; 70mila euro sono destinati invece alla cooperazione. Sempre per le politiche per il territorio, 200mila euro sono destinati agli interventi per il sisma 2009. Previsti anche un incremento di 100mila euro l’anno per il funzionamento dei gruppi comunali Prociv e volontariato, 500mila nel 2022 per le situazioni emergenziali e 500 mila euro il cofinanziamento per la valorizzazione della Fcu.

Per quanto riguarda la programmazione dei fondi strutturali, da registrare l’accantonamento di fondi comunitari per quasi 39 milioni e mezzo di euro, pur se non è ancora stato firmato l’accordo di partenariato con il governo. In via prudenziale previsto 1 milione di euro per i Lea (Livelli essenziali assistenza). Ci sono investimenti programmati di 33 milioni di euro per diverse tipologie di interventi, 62 milioni di fondi strutturali tra Fesr e Fse e 35 milioni in quota accordo con il governo sulla riprogrammazione.