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L’Assemblea legislativa ha approvato all’unanimità la mozione di iniziativa dei consiglieri Bianca Maria Tagliaferri (Umbria domani-Proietti presidente), Francesco Filipponi e Maria Grazia Proietti (Pd) ed emendata in Aula attraverso proposte dei Gruppi di minoranza (illustrate da Melasecche-Lega) e di Simonetti (M5S) che hanno registrato una complessiva condivisione.

Pertanto, attraverso questo atto di indirizzo unitario, viene impegnata la Giunta regionale a “promuovere la storica sinergia tra le concessioni regionali delle grandi derivazioni idroelettriche e le produzioni siderurgiche ed industriali del territorio della Provincia di Terni, anche valutando il ricorso alle forme di gestione mista pubblico privato nel rispetto del quadro normativo di riferimento, al fine del contenimento dei costi energetici per leimprese del territorio e della decarbonizzazione e sostenibilità ambientale dei processi produttivi energivori; a proseguire il lavoro svolto fino ad oggi per l’interlocuzione portata avanti sia con il Governo che con l’azienda, impegno su cui l’Assemblea manifesta un assoluto apprezzamento sia nei confronti della Giunta precedente, sia a sostegno della prosecuzione in corso da parte della Presidente e della Giunta attuale; a incidere con forza a cominciare dalla ripresa della produzione di acciaio magnetico a grano orientato utilizzato in particolare per i motori elettrici i cui brevetti e macchinari furono trasferiti dalla Thyssen Krupp in Germania quindici anni da, depauperando il territorio di un fatturato importante e di prospettive importanti di sviluppo per garantire che l’Accordo di programma sostenga non solo il mantenimento, ma anche un aumento delle prospettive industriali e dei livelli occupazionali; ad affermare come presupposti irrinunciabili per il risanamento ambientale del SIN Terni-Papigno nel quadro complessivo del territorio ternano: la riduzione delle emissioni di metalli pesanti al fine di raggiungere il rispetto dei valori e dei limiti di legge e il complessivo miglioramento dei livelli della qualità dell’aria; la messa in funzione della nuova rampa scorie entro il cronoprogramma previsto al fine di risolvere l’annosa problematica delle polveri di Prisciano; la realizzazione del progetto di landfill-mining della discarica RSU di vocabolo Valle collegando ogni aumento di volumetrie, oltre a quelle recuperate attraverso il progetto, al progressivo raggiungimento degli obiettivi di recupero dei residuali delle scorie favorendo la verticalizzazione dei sottoprodotti attraverso la conclusione del progetto di recupero graduale delle scorie già attivato negli anni precedenti e giunto ad una fase molto interessante grazie alla collaborazione dell’Assessorato Infrastrutture con Anas, Tapojarvi ed Arpa, il tutto per ridurre l’immissione in discarica delle scorie ed abbattere gradualmente i costi di smaltimento delle stesse; Attivare con urgenza tutti gli interventi strutturali previsti dalla precedente Giunta regionale volti a favorire l’accordo di programma come quelli ipotizzati nell’Accordo di programma relativo all’area di crisi complessa Terni/Narni come la realizzazione della variante urbanistica Staino-Pentima, variante che necessita di un avvio sollecito in quanto già finanziato con 9,5 milioni con il FSC dalla precedente Giunta regionale; la realizzazione del progetto della variante Sud-Ovest, il cui obiettivo è stato inserito nella Delibera Cipess del 15 febbraio 2022 per 50 milioni, precisamente nel secondo elenco che prevedeva l’ottenimento del finanziamento appena fosse stato predisposto il relativo progetto; lo stesso, acclarato poi in 90 milioni complessivi è stato predisposto e poi inviato al Mit in tempo utile per ottenere il finanziamento del primo stralcio di 50 milioni; tale progetto consente un notevole miglioramento del traffico che interessa l’area industriale Polymer ed il centro servizi Ast in Strada dei Confini e va perseguito ulteriormente per essere portato a conclusione in collaborazione con il Comune di Terni; proseguire il rapporti già attivato con Anas per il consolidamento in corso di tutti i viadotti della superstrada Terni-Orte-Civitavecchia per favorire il collegamento con il maggior porto dell’Italia centrale in forte espansione per tutte le attività produttive dell’Umbria ed in particolare consentire ad Arvedi-AST di poter continuare la produzione dei forgiati esportati in tutto il mondo, prodotti del settore della ex Società delle Fucine, in cui sono occupate circa 300 maestranze ai vari livelli, forgiati che non possono essere ancora trasferiti per ferrovia in quanto non esiste più una linea ferroviaria diretta; completare i lavori di collegamento ferroviario della pIastra logistica di Terni-Narni consentendo una sua valorizzazione ai fini del mercato.

Illustrando l’atto, Tagliaferri ha ricordato che “il Ministro Adolfo Urso ha dichiarato di voler concludere, con la firma entro il mese di maggio, l’Accordo di Programma sulle acciaierie di Terni che ha un’importanza fondamentale per il futuro del polo siderurgico di Terni andando a sostenere attraverso l’intervento di Governo e Regione oltre 1 miliardo di investimenti nell’arco di 5 anni da parte di AST definiti all’interno dell’ambizioso piano industriale presentato proprio il 2 maggio scorso. Acciai Speciali Terni – Arvedi AST occupa direttamente 2.236 lavoratori, a cui vanno aggiunti i lavoratori dell’indotto. Nel 2024 le acciaierie di Terni hanno realizzato 943 milioni di euro di export, cifra che costituisce circa il 15% delle esportazioni regionali di beni e servizi e il loro futuro è, quindi, questione di preminente interesse regionale. Le acciaierie sono riconosciute come leader in Italia e in Europa per la produzione di laminati di acciaio inossidabile e i loro prodotti costituiscono una produzione di interesse strategico nazionale per numerosi settori, in primo luogo l’energia e la difesa. È ormai improcrastinabile un intervento complessivo di risanamento e ambientalizzazione delle produzioni in grado di rigenerare l’impatto di oltre un secolo e mezzo di industrializzazione e costruire un equilibrio con la città in grado di garantire salute e ambiente”.

Interventi:

Francesco De Rebotti (assessore): “Bene il lavoro condiviso che rende più efficace ed efficiente questa mozione, dando soprattutto la puntualizzazione di alcune questioni di dettaglio, ma anche di sostanza e soprattutto aggiungendo anche un contesto di questioni non collaterali ma profondamente integrate al tema dello sviluppo di Ast. Siamo nelle ore decisive per la sottoscrizione dell’accordo di programma, quelle operazioni di contesto che tendono ad accompagnare l’investimento di AST anche nel territorio attraverso opere infrastrutturali o opere di carattere ambientali che favoriscono il riutilizzo del filler. Serve un accordo di programma con una visione globale”.

Francesco Filipponi (Pd): “Importante la discussione sull’accordo di programma per il quale è stato accumulato un notevole ritardo, ma grazie all’impegno dell’assessore de Rebotti e della presidente Proietti siamo vicini alla conclusione del percorso. Accolgo positivamente il contributo delle minoranze. Auspichiamo la sottoscrizione dell’Accordo entro questo mese di maggio. Gli investimenti previsti di circa un miliardo di euro sono importantissimi non solo per la città di Terni, ma per l’intera Umbria. Siamo consapevoli che un pezzo di percorso è stato fatto dalla precedente Giunta”.

Thomas De Luca (assessore). “Oggi, in quest’Aula c’è stata una prova di grande maturità che ha portato ad un atto unitario. Importantissimo il lavoro che sta svolgendo il collega De Rebotti e quello della Presidente in questa fase delicata, per l’interlocuzione e per la tessitura in questa fase di un equilibrio assolutamente importante nel tenere insieme tanti aspetti che all’interno di questo atto sono contemplati e che nei fatti fanno parte di un percorso importante che tiene insieme delle linee che vanno a dare risposte su questioni annose. Oggi siamo chiamati, anche grazie all’input di questo documento, a dare delle risposte anche guardando a lungo termine e quindi non solo con quello che poi sarà un lavoro ad ampio spettro sul tema delle infrastrutture, ma anche per tutto quanto riguarda la partita dell’energia. Un lavoro che si ricongiunge anche alla stesura della legge regionale del 2023 sulle grandi derivazioni idroelettriche che ha visto anche in quel momento un lavoro condiviso”.

Luca Simonetti (M5S): “Ricordando la scomparsa di Sanderson Mendoza, il ragazzo che ha perso la vita in un incidente sul lavoro proprio dentro Ast mi piace sottolineare che, oltre ad un accordo di programma che riguarda il futuro e la prosperità del polo siderurgico e le prospettive economiche, abbiamo anche il dovere di essere garanti di un nuovo paradigma, di un accordo che vada a creare un nuovo patto sociale tra la città e la fabbrica. In questi anni abbiamo visto fin troppo spesso sacrificare sull’altare dello sviluppo economico quello che erano i diritti, la dignità e la salute dei cittadini e lavoratori E questo, con questo accordo di programma, deve essere un punto cardine su cui noi non dobbiamo fare nessun tipo di passo indietro. Ringrazio la presidente della Seconda Commissione, Letizia Michelini, che ha voluto testimoniare la vicinanza convocando la Commissione sul quartiere di Prisciano, un fatto mai accaduto prima”.

Donatella Tesei (Lega): “Ho apprezzato lo sforzo dell’Aula di arrivare a questo documento condiviso con l’approvazione degli emendamenti. Il lavoro portato avanti in passato dalla mia Giunta è stato un lavoro molto importante. Sento ancora qualche volta parlare di ritardi, tutti noi vorremmo comprimere i tempi, ma questa è stata una situazione, una gestione molto, ma molto complessa dove abbiamo cercato di fare tutto ciò che era necessario, con azioni non solo finalizzate all’azienda AST, nella nuova gestione di Arvedi, ma anche avendo una visione di prospettiva molto lunga. Tutto il discorso delle infrastrutture guarda proprio a questo e quindi non solo allo sviluppo di questa azienda importantissima per Terni, per l’Umbria e per l’Italia, perché oggi il tema rilevante sul tavolo del governo, ma anche sul tavolo europeo, è quello dell’acciaio europeo. È importante lavorare affinché su quel sito si possa investire da tutti i punti di vista, sia quello dell’innovazione, dello sviluppo del tecnologico, della reintroduzione di produzioni importantissime che invece sono state quindici anni fa smobilizzate e portate altrove”.

Proietti Maria Grazia (Pd): “Bene questo atto unitario che ci ha visto tutti protagonisti e che rappresenta un momento importante di condivisione istituzionale. Parliamo di una realtà strategica non solo per la città di Terni, ma per l’Umbria stessa. Deve finire il tempo del silenzio, dei ritardi e a volte di una retorica insopportabile che prefigurano o hanno prefigurato scenari di desertificazione del tessuto industriale. Dove c’è il declino del lavoro autonomo e della piccola-media impresa, cala la forza lavoro e aumentano le persone inattive. Ognuno di noi intreccia direttamente o indirettamente questioni legate al lavoro o alla perdita del lavoro, ma restano sempre questioni importanti che toccano da sempre per Terni il destino del tessuto sociale. Occorre marcare con forza e convinzione l’importanza del lavoro nella società e nella politica ed anche del lavoro sicuro dove serve un’azione di prevenzione maggiore”.

Fabrizio Ricci (Avs): “Ringrazio la Consigliera Tagliaferri che ha presentato questa mozione e tutta l’Aula che l’ha fatta propria. AST è una questione di importanza fondamentale per tutta la nostra regione, ma più in generale per l’industria siderurgica del nostro Paese. Decisiva per migliaia di lavoratrici e lavoratori, quelli diretti dell’azienda, delle acciaierie e quelli di un indotto che è altrettanto vasto e articolato rispetto ai quali, soprattutto ai lavoratori dell’indotto, servono garanzie chiare dal piano industriale. Per quanto riguarda gli investimenti, l’ambiente, la salute e la sicurezza, ha fatto molto bene il consigliere Simonetti a ricordare l’ultima tragedia che abbiamo vissuto recentemente. È importante anche per questo che l’azienda discuta il dettaglio del piano industriale con le organizzazioni sindacali che lo chiedono da da tre anni, come sarebbe importante poter contare a livello nazionale su politiche industriali e politiche energetiche che in questo Paese mancano da troppo tempo”.

Enrico Melasecche (Lega): “La mozione non teneva in considerazione molti aspetti invece fondamentali e da prendere in considerazione, a partire dall’impegno di Arvedi, al di là delle difficoltà di questo momento storico di cominciare a fabbricare di nuovo a Terni l’acciaio magnetico che serve per i più moderni motori e per gli elettrodomestici. Al momento c’è un mercato importante delle auto elettriche e noi come Paese siamo fuori dalla produzione di questo acciaio fondamentale per i motori elettrici a risparmio energetico. Nella mozione abbiamo inserito la variante urbanistica Staino-Pentima che abbiamo finanziato per dare un contributo diretto della Regione all’accordo di programma. Abbiamo inserito l’importantissima variante sud-ovest; abbiamo precisato il lavoro che da anni stavamo svolgendo per il riutilizzo delle scorie, tema fondamentale soprattutto a livello ambientale. Poi, finalmente la piastra logistica con l’allaccio del ferro”.

Stefania Proietti (presidente Giunta regionale): “Ringrazio tutti i consiglieri per aver portato unitamente un atto che sostiene vari anni di lavoro e di una conclusione che siamo sicuri darà un futuro più roseo a questa azienda e a tutta l’Umbria. Ringrazio i due assessori De Luca e De Rebotti perché stanno lavorando insieme a livello tecnico con gli uffici per arrivare ad affinare un testo che porterà ad una firma tenendo conto dell’atto che oggi stiamo approvando. Questo è uno dei momenti più belli e significativi che viviamo dal nostro inizio”.