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Si è tenuta nella mattinata di mercoledì 5 marzo, alla Prefettura di Terni, la riunione richiesta dalle organizzazioni sindacali per fare chiarezza in merito agli investimenti che Acciai Speciali Terni intende portare avanti in tema di miglioramenti ambientali. Investimenti che, fanno sapere la Cgil e la Fiom di Terni, “sono al momento confermati da Acciai Speciali”. All’incontro, oltre alle organizzazioni sindacali confederali e dei metalmeccanici e al prefetto di Terni, Antonietta Orlando, erano presenti il sindaco di Terni, Stefano Bandecchi, dirigenti di Regione Umbria, Arpa, Asl e Vigili del Fuoco. “In particolare – riportano il segretario generale di Cgil Terni, Claudio Cipolla, il segretario generale di Fiom Terni, Alessandro Rampiconi, e il coordinatore Fiom della Rsu Ast, Massimiliano Catini –, si sta procedendo con il progetto di copertura della rampa scorie e della discarica (landfill mining) per risolvere le criticità che ancora insistono nel quartiere di Prisciano, garantendo, allo stesso tempo, la continuità produttiva, in modo particolare dell’area a caldo. Inoltre, Ast si è impegnata, come annunciato, a proseguire gli investimenti per abbassare le emissioni in aria, in modo particolare del nichel, che vedranno una diminuzione per rientrare nei parametri delle nuove direttive europee per il 2030. La cosa alquanto rassicurante è che detti investimenti sono stati condivisi con gli organi preposti, a partire da Arpa Umbria”.

Tutti gli organi preposti al controllo e alla prevenzione hanno inoltre fornito dei dati ufficiali relativi ai monitoraggi ambientali e di salute, che rientrano entro i parametri delle normative vigenti. Cipolla, Rampiconi e Catini, però, evidenziano “ancora delle criticità riscontrate in azienda e su cui le organizzazioni sindacali hanno già sollecitato un confronto, come sempre, per migliorare in modo continuativo le condizioni ambientali e di salute all’interno e all’esterno allo stabilimento. Come Cgil e Fiom abbiamo chiesto di verificare l’attualità del protocollo prefettizio per la pianificazione di interventi in materia di salute, ambiente e sicurezza nell’ambito dell’Acciai Speciali Terni e delle sue divisioni, che si trova in proroga dal 22 novembre 2021, ed eventualmente valutare aggiornamenti, miglioramenti e attualizzazioni per poter rispondere anche a queste nuove e diverse esigenze”.

“Pur consapevoli che la discussione di oggi fosse relativa esclusivamente a un’operazione di trasparenza e chiarezza sui temi ambientali – rendono noto ancora Cgil e Fiom di Terni –, abbiamo sollecitato il prefetto Antonietta Orlando a farsi parte attiva affinché si abbiano riscontri ufficiali da parte del Ministero delle Imprese e del Made in Italy relativamente all’accordo di programma. Riscontri che ancora oggi non ci sono nonostante sia passata la data del 28 febbraio indicata dal ministro Adolfo Urso. Proprio in ragione dei chiarimenti arrivati oggi, pensiamo non sia più rinviabile la discussione sul piano industriale per garantire la strategicità del sito di Terni, anche a fronte dei nuovi scenari internazionali che si stanno ridefinendo. Il piano industriale dovrà essere caratterizzato da uno sviluppo del sito con impegni e investimenti industriali che definiscano processi, prodotti, mercati di riferimento, assetti e livelli occupazionali dei diretti e dell’indotto. Su questo misureremo le reali volontà del gruppo di diventare un player mondiale capace di competere nei mercati globali come annunciato nelle premesse dell’acquisizione”.

 

NOTA UILM E UIL SU AST E QUESTIONE AMBIENTALE

Nella mattina del 5 marzo 2025, su richiesta delle Organizzazioni Sindacali di attivazione del protocollo di salute, ambiente e sicurezza, si è riunito il tavolo Prefettizio con la presenza di rappresentanti del Comune, dell’ARPA, dell’ASL, dei VV.FF, Regione Umbria e AST.

La UILM, la UIL e le RSU di AST ritengono positive ma non esaustive le analisi fatte dalla D.A. di AST rispetto agli investimenti ed agli obbiettivi sulle prescrizioni del Nichel per il 2030.

Inoltre credono che le iniziative effettuate sulla polverosità della zona di Prisciano, possano, come da dichiarazione aziendale, una volta completamente concretizzate, abbattere nel 2026 le criticità fino ad ora riscontrate.

La UILM, la UIL e le RSU di AST nella rappresentazione degli organi competenti, ARPA ed ASL, rispetto alle soglie di legge prendono atto dei dati forniti e della loro veridicità, dati tutti  rientranti nei limite previsti.

La UILM, la UIL e le RSU di AST ritengono positiva la richiesta di un tavolo comunale con tutti gli organi presenti all’incontro per monitorare continuamente l’aria ed i terreni circostanti.

La UILM, la UIL e le RSU di AST apprezzano la volontà da parte di tutti di collaborare, di istituire un monitoraggio costante nella direzione della tutela della salute dei lavoratori e di tutti i cittadini.

La UILM, la UIL e le RSU di AST hanno ribadito con forza che azienda e cittadinanza possono convivere, con l’impegno di tutti a far sì che la salute sia elemento principale e che per governare un tema sensibile come questo vengano garantiti tutti gli investimenti necessari.

 

UGL METALMECCANICI TERNI

Nella giornata odierna si è svolta in Prefettura una riunione presieduta da Sua Eccellenza Antonietta Orlando per valutare la pianificazione di interventi in materia di salute, ambiente e sicurezza da parte della società Arvedi-AST Terni. All’incontro hanno partecipato i segretari delle organizzazioni sindacali dei metalmeccanici , i coordinatori delle RSU di AST, rappresentanti di Arpa Umbria, Vigili del Fuoco e Usl.
 Da tutti gli organi preposti al controllo e alla prevenzione dell’aria e a terra hanno fornito dati ufficiali relativi ai monitoraggi ambientali e di salute, dando evidenza che rientrano nei parametri ufficiali delle normative vigenti. L’azienda era rappresentata dall’amministratore delegato Dimitri Menecali, dal capo del personale Giovanni Scordo e dal responsabile ambiente Fernando Campioni. Erano inoltre presenti rappresentanti della Regione Umbria e del Comune di Terni, tra cui il Sindaco Stefano Bandecchi.
L’amministratore delegato di AST ha illustrato i lavori in corso e quelli futuri che renderanno il sito di Terni sempre più orientato alla produzione di acciaio green. Entro la fine di settembre 2025 sarà completata la copertura della nuova rampa scorie, che consentirà una drastica riduzione delle polveri disperse nell’atmosfera, contribuendo (si spera in maniera definitiva) a risolvere il problema ambientale di Prisciano.
A breve saranno consegnati i documenti per l’approvazione del progetto di bonifica dell’ex discarica RSU di Valle, un intervento dal valore di 10 milioni di euro interamente a carico di AST. Sono stati inoltre individuati i camini aziendali su cui verranno installati i filtri necessari per ridurre le emissioni di nichel nell’atmosfera, in conformità con la nuova normativa europea che entrerà in vigore dal 2030. Infine, entro la fine del 2025, sarà operativo il nuovo forno W.B di preriscaldo delle bramme, che garantirà un significativo risparmio energetico per AST e, soprattutto, una riduzione delle emissioni di CO2 nell’atmosfera.
Per UGL erano presenti il segretario provinciale Daniele Francescangeli e il coordinatore Arvedi-AST Antonello Martoni.
L’incontro, affermano Francescangeli e Martoni, è stato molto positivo, in quanto è emersa la volontà della proprietà di investire in ambiti cruciali come la salute, l’ambiente e la sicurezza, a tutela non solo dei lavoratori, ma di tutti i cittadini del Comune di Terni.
Molto è già stato fatto, ma ci auguriamo che ulteriori interventi vengano attuati in futuro, soprattutto con la rapida firma dell’Accordo di Programma, così da avviare un percorso condiviso che affronti anche le problematiche presenti nei vari reparti.