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Industriall (la Federazione Europea dei sindacati dell’industria) ha promosso, oggi, una grande manifestazione a Bruxelles, sotto gli uffici della Commissione Europea, per richiamare l’attenzione sull’assenza di politiche industriali efficaci nel governo attuale dell’Unione europea.

La manifestazione ha promosso 5 punti di azione immediati:

  • Proteggere la nostra forza lavoro, attraverso una moratoria sui licenziamenti e l’attivazione di programmi quali Sure 2.0 (strumento europeo di sostegno temporaneo per attenuare i rischi di disoccupazione) ;
  • Fermare le regole dell’austerità, favorendo investimenti sociali e per la transizione ecologica;
  • Appalti e investimenti pubblici per rilanciare le attività;
  • Colmare il gap di investimenti per supportare l’industria;
  • Assicurare la resilienza dell’industria europea nel mercato globale, contrastando la concorrenza sleale e gli accordi commerciali iniqui.

Industriall richiede investimenti nella formazione necessaria a lavoratrici e lavoratori nelle fasi di Transizione; piani industriali legati alle condizionalità sociali; il diritto all’energia a prezzi sostenibili; più democrazia sui luoghi di lavoro; l’applicazione di regole e controlli equi lungo tutta la catena produttiva.

Una importante presenza della FIOM Nazionale con tutte le strutture e territori a partire ovviamente dal Segretario Generale Michele De Palma. La Fiom-Cgil di Terni vi ha partecipato con una delegazione composta dal Segretario Generale Alessandro Rampiconi e i delegati di Acciai Speciali Terni, Massimiliano Catini e Corrado Isidori. Terni e la sua deindustrializzazione rappresentano un esempio significativo delle rivendicazioni del sindacato europeo. Acciai Speciali Terni ha già ridimensionato gli investimenti annunciati e ad oggi, nonostante i proclami del Governo, non ci sono soluzioni per i maggiori costi dell’energia. Questa situazione tra l’altro sta indebolendo l’area a caldo, cosa che denunciando ormai da tre anni in perfetta solitudine. L’importazione delle bramme dall’Indonesia sono la cartina torna sole della concorrenza sleale e degli accordi commerciali iniqui. Ci auguriamo che termini finalmente una fase di stallo snervante e che si metta a terra quello che resta del piano industriale per rilanciare comunque Acciai Speciali Terni. Senza investimenti e senza la garanzia del mantenimento dei livelli occupazionali sarà inevitabile la mobilitazione. Vogliamo conoscere il contenuto dell’accordo di programma con o senza firme per capire di chi sono le maggiori responsabilità in un caso o nell’altro. Questo è quello che ieri abbiamo detto a S.E. Il

Prefetto di Terni che ringraziamo per la sensibilità e per la disponibilità nell’accompagnarci dentro questo percorso. Le stesse cose le ribadiremo alla Presidente della Regione Umbria il 7 febbraio 2025. Non escludiamo nei prossimi giorni di coinvolgere i parlamentari nazionali umbri e quelli europei eletti nel centro Italia per affrontare i temi che la manifestazione odierna ha affrontato partendo dalle specificità della siderurgia e ancora più in particolare degli acciai speciali inossidabili. Intanto, oggi abbiamo incontrato l’On. Camilla Laureti parlamentare umbra eletta al Parlamento Europeo nella circoscrizione centrale che ha manifestato interesse per le nostre ragioni raggiungendoci al presidio.

Lo dichiarano Alessandro Rampiconi Massimiliano Catini e Corrado Isidori a margine della manifestazione a Bruxelles in Place Jean ReyBruxelles, 5 Febbraio 2025