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Si è tenuto stamattina (2 ottobre), in una gremita Sala Brugnoli di Palazzo Cesaroni, a Perugia, il convegno dell’Agenzia Forestale Regionale dell’Umbria, durante il quale sono state illustrate le attività e i risultati raggiunti nel corso del quinquennio 2020-2024, guidato dall’amministratore unico Manuel Maraghelli.

Erano presenti all’incontro anche la presidente della Regione Umbria Donatella Tesei, l’assessore alle Politiche agricole e alla tutela ambientale Roberto Morroni, il sottosegretario di Stato al Ministero dell’interno Emanuele Prisco, Michele Michelini della Direzione Sviluppo economico, agricoltura, lavoro, istruzione Regione Umbria e, da remoto, Nazzareno Santilli, coordinatore Servizio rischi ambientali, antropici e da incendi boschivi del Dipartimento di Protezione civile.

La presidente Tesei e l’assessore Morroni hanno sottolineato come Afor, tra l’articolato universo delle partecipate, sia sempre stata tra quelle di maggior rilievo “per i suoi compiti istituzionali ma anche per il retaggio di eredità che aveva sulle spalle, con l’esperienza delle comunità montane segnata da luci e ombre”. “L’obiettivo per Afor – ha detto la presidente – fin dall’inizio è sempre stato quello di lavorare per un forte rilancio di questa realtà, con una condivisione di percorsi chiari, che hanno portato a scelte altrettanto chiare e in discontinuità col passato. Tema cruciale è stato lo sblocco delle assunzioni nel fronte manodopera e apparato tecnico-amministrativo, che ha portato Afor a riprendere quota anche in termini di risorse umane in campo e a recuperare efficienza produttiva e capacità di lavoro”.

Altro passaggio cruciale – ha aggiunto Morroniè stato il contratto integrativo regionale, perché ha messo in fila una serie di scelte innovative, dettate dalla volontà di elevare la professionalità dei lavoratori e creare stimoli per le maestranze stesse. Sfondo di questi passaggi è stato proprio il ruolo di Afor, che si occupa di questioni decisive come la salvaguardia e la cura del territorio. La consapevolezza di questa missione così strategica e fondamentale ci porta a rimarcare gli sforzi fatti finora. Ora si dovrà proseguire così per dare a questa realtà sempre più rilievo, attenzione, e risorse, affinchè Afor possa dispiegare a pieno la sua attività. Dietro a tutto questo c’è stato e c’è un grande gioco di squadra e una risorsa in più, la passione. Chi lavora dentro Afor deve avere orgoglio e fierezza di lavorare in questa realtà, perche ha un compito di elevato interesse pubblico”.

Alle parole dei due amministratori si sono aggiunte anche quelle del sottosegretario Prisco, che ha definito Afor “struttura e braccio operativo della Regione Umbria. Per raggiungere gli obiettivi c’è bisogno delle persone e l’Agenzia forestale può contarci eccome. La sinergia che c’è tra quest’ultima e il Ministero dell’Interno è strategica ed un vanto dell’Umbria, soprattutto nella lotta agli incendi boschivi. Una collaborazione su più fronti a cui Afor ha sempre risposto con efficienza”.

Prima dell’intervento dell’amministratore unico, ai presenti è stato presentato in anteprima anche il video ufficiale “Afor Umbria”, un omaggio al lavoro e all’impegno di tutti gli operatori dell’Agenzia. A illustrarlo è stato Bruno Bonisol Creative Director di Vulcano, agenzia di comunicazione che collabora da oltre un anno con Afor: Questa è una storia che va condivisa e valorizzata e noi l’abbiamo fatto secondo quanto tutti coloro che ne fanno parte ci hanno trasmesso. Siamo stati accolti da Afor nel migliore dei modi, siamo partiti dai suoi bisogni e obiettivi e, con percorso partecipato di codesign, abbiamo individuato criticità e punti di forza, disegnandone la  comunicazione, tradotta poi in strumenti come questo video e una forte campagna sui social. Si è parlato spesso di passione e per noi questa è stata la chiave, trasformata poi nel claim finale del video “Abbiamo a cuore il verde dell’Umbria”.

Il Convegno, come detto, è poi proseguito con Manuel Maraghelli, che ha tenuto a sottolineare in primis come la comunicazione fosse uno dei nostri principali obiettivi, per dare atto a tante persone che hanno messo anima e cuore in questa agenzia”. “Ciò che avevo trovato nel 2020, all’inizio del mio mandato, – ha evidenziato – era un’agenzia poco coesa, che aveva appena accolto molti colleghi delle diverse comunità montane. Siamo partiti per costruire una squadra e per far sì che i miei collaboratori si sentissero parte di un team e, soprattutto, orgogliosi di esserlo. Lavorare in un ente pubblico dà sicurezza ma non basta, bisogna metterci il cuore”.

Maraghelli ha poi illustrato il lavoro fatto fino ad oggi partendo anch’esso dall’importante e fondamentale sblocco di assunzioni fatto dalla Regione Umbria. “In Afor sono stati espletati concorsi in tempi brevissimi con nuovi ingressi in appena 7 mesi dalla pubblicazione dei bandi per nuovi dirigenti, impiegati e soprattutto per ben 93 operai nel 2023 (altri 28 saranno assunti nel 2024 per scorrimento graduatorie). Nel 2024 con i nuovi ingressi si è anche registrato un importante aumento della percentuale di personale con piena idoneità fisica alla mansioni lavorative (+56%). Il ricambio generazionale è importantissimo (fino all’anno scorso l’età media degli operai era di 60 anni). Se si dovesse continuare con questo trend nei prossimi 5 anni, in considerazione di pensionamenti e formazione, si potrebbe arrivare anche al +75%. La difficoltà in futuro sarà quella di reperire personale più giovane – in passato era tradizione usare determinati attrezzi, oggi non lo sanno fare – ecco perché bisognerebbe creare una Scuola di Alta Formazione Forestale, da cui poi prendere operai già pronti”.

 

L’amministratore unico ha poi ricordato altri risultati raggiunti:

 

  • la produttività dei cantieri, cresciuta del 12,3% in appena tre anni;

 

  • Tra il 2020 e il 2024 sono stati acquisiti 41 mezzi per un importo complessivo di 2.023.000 euro, che con 980mila euro di attrezzature fanno arrivare il totale a 3.716.000 euro

 

  • Supporto agli enti per lavori altamenti specializzati e complessi, manutenzione aree verdi e deleghe in aumento del +37,5% (rispetto al 2019)

 

  • Contratti di concessione nel quinquennio gestiti dalla sezione Demanio sono incrementati del 66,7% (rispetto al 2019)

 

  • Certificazione Pefc acquisita a marzo 2024 per il complesso demaniale regionale del Monte Subasio, ovvero 2313,39 ettari gestiti in modo sotenibile

 

  • Contratti di valorizzazione – particolari accordi che si protraggono nel corso degli anni, al fine di riqualificare e riconvertire beni immobili complessi del patrimonio agro-forestale –estesi a 20 anni di durata, in modo tale da attirare maggiori investimenti da parte dei privati.

 

  • Antincendio boschivo: tra gli investimenti vi sono state 3 vasche mobili, (carico acqua per rifornimento elicotteri), 5 pick-up, 10 moduli Aib, un mezzo fuoristrada multiruolo. Interventi di prevenzione: 475 km di fasce tagliafuoco realizzate in 5 anni e 689 km di manutenzione di viabilità forestale. Nel 2025 è previsto il raggiungimento dell’obiettivo di 22 mini squadre che operano sotto coordinamento dei vigili del fuoco (al momento sono 17 composte da 2 persone ciascuna). L’Umbria vanta una più efficiente metodologia di intervento grazie alla profonda conoscenza del territorio delle unità operative coinvolte, che garantisce interventi tempestivi e puntuali.

 

  • L’autonomia finanziaria di Afor è salita dal 37,96% del 2020 al 47,19% del 2024

 

  • Appalti e contratti: Afor ne ha siglati in media all’incirca 80 all’anno. Afor valorizza in particolar modo la conclusione di accordi quadro (in essere ad oggi circa 50). Afor è stata riconosciuta dall’Anac come stazione appaltante accreditata per gare di servizi e forniture con il massimo punteggio, in modo tale da poter svolgere gare in piena autonomia, senza ricorso a centrali di committenze esterne

 

  • Investimenti irrigazione: 5.702.643 euro; Bonifica psr:800.000 euro; Accordo stato regione 1.925.000 euro; Fosmit 1.032.000 euro. Importo della progettazione di interventi finalizzata alla richiesta di complessivi 13 milioni di euro per il finanziamento di due lavori di bonifica, in attesa di erogazione.

 

  • Attualmente ci sono tre istruttori forestali in forza all’Afor, obiettivo è una scuola di alta formazione forestale e un istruttore per ognuna delle 9 sedi Afor

A chiudere il Convegno, dopo l’intervento da remoto di Santilli – che ha spiegato per filo e per segno come funziona l’Antincendio boschivo tra prevenzione e lotta attiva a livello nazionale e regionale –, è stato Michelini della direzione Sviluppo economico della Regione Umbria: “Con Afor abbiamo sempre giocato di squadra. Non sfugge a nessuno quanto in Umbria siano importanti le foreste e la gestione del territorio. Oltre il 50% della regione è coperta da foreste: è come un essere vivente che fa parte del nostro essere e va tutelato. Afor lo ha sempre coltivato per quello che è ma anche per quello che può dare. Il suo ruolo è fondamentale per garantirne la fruibilità. Non si può non parlare di “fertilizzazione incrociata”: Afor collabora con tutti i mezzi e le risorse, in ogni settore per arrivare a risultati positivi. Ha bisogno di digitalizzazione, satelliti, tecnologia, cultura, tradizioni, aree interne. Abbiamo un gruppo regione che tramite le sue articolazioni è sempre a disposizione per tenere tutto interconnesso. Una strategia coerente per sviluppare benessere di persone e territorio. E Afor ne è protagonista”.