Le Segreterie Territoriali di FIM-FIOM-UILM-FISMIC-UGL, unitamente ai coordinatori della RSU di Acciai Speciali Terni sono state convocate da Sergio Cardinali Assessore allo sviluppo economico del Comune di Terni per fare il punto sull’accordo di programma. L’Assessore ha evidenziato come il tema del costo energetico per la produzione siderurgica sia l’elemento che oggi impedisce la conclusione dell’iter.
Come Organizzazioni Sindacali abbiamo chiesto di fare chiarezza e in fretta perché questa lunga fase di stallo rischia di mettere in discussione il completamento delle linee guida del piano industriale presentato il 5 febbraio 2022. Gli innumerevoli orizzonti temporali più volte annunciati dai protagonisti hanno prodotto una incertezza che ad oggi impedisce di portare a termine la discussione, nonostante alcuni investimenti sia interni alle linee guida che esterni si stiano completando. Questione che abbiamo ribadito anche all’azienda nella riunione che si è svolta ieri. Oggi più di ieri. Ribadiamo, quanto era ed è importante il coinvolgimento dei rappresentanti dei lavoratori nella discussione sull’accordo di programma propedeutico alla realizzazione del piano industriale che doveva e deve rappresentare una opportunità per tutto il territorio in termini sociali, economici e ambientali, anche dentro la fase di transizione che stiamo attraversando.
Abbiamo chiesto e condiviso con l’Assessore di portare la discussione ai massimi livelli istituzionali, per conoscere gli impegni concreti da mettere in campo per lo sviluppo e dello stabilimento che tenga in considerazione tutte le produzioni e i livelli occupazionali di AST, SDF, CDF, Tubificio e i relativi indotti.
Sarà cura delle OOSS coinvolgere gli altri livelli a partire dalla Regione dell’Umbria perché a quasi tre anni di distanza dobbiamo riprendere in mano la questione con il protagonismo che ci ha sempre contraddistinto nel tutelare fabbrica, lavoratori e territorio per essere messi nelle migliori condizioni per il futuro.
“Sull’Accordo di programma Ast denunciamo gravissimi ritardi” L’assessore Cardinali: “Incontro con i sindacati per una lotta comune”
“Nel mio assessorato nei giorni scorsi si è svolto un incontro tra Il Comune e i sindacati metalmeccanici – dichiara l’assessore allo Sviluppo Economico Sergio Cardinali – rispetto alla vicenda della cassa integrazione e probabile riorganizzazione sulla quale è aperta una trattativa con Fourecia.
Il momento è stato utile anche per aprire una riflessione più ampia sulla tema del lavoro e della siderurgia a Terni. Infatti vi è un problema più complesso che riguarda la cosiddetta filiera del tubo che se non gestita in un quadro di transizione energetica, essendo direttamente collegata al mercato dell’auto, rischia di produrre gravi problemi occupazionali ed economici per il sistema ternano e regionale.
Questa mattina ho di nuovo incontrato tutte le organizzazioni sindacali sul tema ancora più preoccupante che riguarda l’accordo di programma Ast. A distanza di due anni dalla prima presentazione è, infatti, ancora in una fase di stallo, sembrerebbe a causa della questione degli alti costi energetici rispetto agli altri competitor europei.
La preoccupazione condivisa con le OOSS è che il protrarsi di questi ritardi renda temporaneamente incompatibile l’erogazione delle risorse del Pnrr – circa 300 milioni di euro – che devono essere approvati dal ministero dell’Ambiente. La situazione generale della siderurgia del nostro Paese resta appesa alle grandi vertenze in atto che vedono in prima linea Taranto e Piombino, in assenza di un progetto di politica generale del governo a difesa del settore manifatturiero del Paese. Il rischio è che in questo quadro di pronfonda inerzia e debolezza venga trascinato il progetto di ambientalizzazione avviato da Arvedi a Terni.
Dopo due anni di annunci del ministro Urso e della presidente della Regione Tesei, che hanno dato per imminente la firma dell’accordo, siamo sempre di più fermi al palo. Possiamo oggi affermare che le accuse rivolte a più riprese al Sindaco e all’amministrazione Bandecchi di presunti ritardi nell’attuazione di quanto di competenza comunale, la bonifica della discarica, si sono rivelate strumentali e pretestuose. I fatti dicono che l’unico atto ad oggi giunto a termine è l’accordo sulla discarica, peraltro con un grado di sicurezza ambientale e sulla salute doppio rispetto agli standard della normativa vigente, comunque senza precedenti per la nostra città.
Parziali passi in avanti si sono avuti sulla questione delle vibrazioni. Attraverso le azioni messe in campo da Tapojarvi, sollecitate dai decisi interventi del sindaco Bandecchi, oggi il problema è risolto in alcune vie, come confermato direttamente dagli abitanti. Resta ancora invariata l’incidenza del problema in altre aree dove le operazioni di bonifica sono ancora in corso e che vedranno un primo step concludersi entro l’8 settembre di quest’anno. È previsto anche un ulteriore intervento di isolamento completo del macchinario Rod Mill, il cui progetto esecutivo sarà pronto al più tardi entro il 30 settembre.
Procede anche la ricerca della migliore soluzione per gli inquinanti dei camini (nox).
Confermato anche il programma da parte di Ast per la realizzazione della chiusura della rampa di trattamento delle scorie così da risolvere il problema decennale delle polveri entro settembre 2025.
Mentre risultati tangibili sono raggiunti dall’amministrazione comunale per le sue competenze, dalla Regione e dal Governo solo chiacchiere e promesse non mantenute.
A breve il Comune invierà una richiesta urgente di incontro al Ministero ed alla Regione dell’Umbria per la convocazione del tavolo con l’azienda, con la presenza delle OOSS, al fine di riattivare il percorso dell’Accordo di programma. Basta promesse elettorali che a scrutinio effettuato non vedono alcuna attuazione”.