
Un’attività intensa, sostanziale e concreta ha accompagnato la crescita delle imprese, il sostegno alle famiglie e la valorizzazione di tutto il territorio regionale. Si condensa su questi tre cardini il lavoro messo in moto in questi anni (dal 2020) dalla nuova governance di “Sviluppumbria”, il braccio operativo della Regione che dialoga con imprenditori e cittadini attraverso le sue tre sedi, quelle di Perugia, Foligno e Terni.
È proprio nella città dell’acciaio, nella sede della Fondazione Carit, che l’amministratore unico, Michela Sciurpa, alla guida della Società da quattro anni, ha presentato “i servizi e le misure agevolative gestite dall’Agenzia a sostegno delle PMI umbre, le attività svolte nel 2023 e quelle in programmazione per il 2024”. Accanto a lei erano presenti il presidente della Fondazione Carit, Luigi Carlini, il dottor Mauro Marini, responsabile delle funzioni operative di Sviluppumbria, il prof. Fabio Santini, docente di Economia, che ha spiegato l’impatto sociale dell’attività dell’Agenzia, messa nero su bianco nel Bilancio Sociale e Relazione di Sostenibilità 2023, redatto in collaborazione con l’Università degli Studi di Perugia. Ad intervenire anche il presidente dell’Umbria Nautical Cluster, Giorgio Rellini.
Un operato che, tradotto in cifre, solo nel 2023, evidenzia un sempre maggior rafforzamento delle proprie attività caratteristiche e un aumento del numero dei progetti gestiti, arrivando a quota 52 bandi, con particolare riferimento agli strumenti agevolativi a sostegno delle micro, piccole e medie imprese umbre. Con l’avvio della programmazione europea 2021-2027, infatti, i programmi regionali del FESR e dell’FSE Plus rappresentano un’occasione unica per la crescita del sistema socio-economico umbro e per affrontare le criticità strutturali della nostra economia.
Il sostegno, tra numeri e percentuali. E Sviluppumbria, come evidenziato dal Bilancio Sociale 2023, ha assistito e sostenuto numerose imprese. “Ben 2620, di cui 578 operanti nella provincia di Terni (il 22% del totale) e 2042 operanti nella provincia di Perugia (il 78%) – ha evidenziato Michela Sciurpa con dati alla mano. – Una corrispondenza tra il dato statistico regionale e quello di Sviluppumbria quasi sbalorditiva. Questo significa che l’azione di comunicazione e promozione della società di sviluppo regionale e la sua interlocuzione con gli stakeholder territoriali non lascia indietro nessuna provincia e nessun territorio.”
A scendere nel dettaglio dei numeri, per delineare il quadro statistico umbro, è stato poi Marini: “In Umbria, nel 2023 erano attive 79.326 imprese (dati Movimprese) di cui 60.628 nella provincia di Perugia (76,4% del totale) e 18.698 nella provincia di Terni (23,6% del totale). Le imprese umbre operano prevalentemente nei settori dell’agricoltura (19,83% del totale), del commercio all’ingrosso e dettaglio (23,7%), delle costruzioni (13,9%), del manifatturiero (9%) e del turismo (7%). Questi 5 settori sommano oltre il 73% delle imprese attive operanti in Umbria”.
Le azioni per lo sviluppo del territorio. Parliamo, quindi, di gestione di contributi prevalentemente concentrati nella gestione di bandi in favore del settore manifatturiero, delle imprese turistiche che hanno puntato all’internazionalizzazione avvalendosi degli avvisi “Fiere e Travel”, e di quelle operanti nel settore della cultura, che hanno partecipato agli avvisi “Spettacoli dal vivo” e “Film Fund”). Senza dimenticare il supporto agli investimenti in progetti di ricerca e sviluppo, e la valorizzazione del patrimonio immobiliare. Dagli appuntamenti a corollario di Umbria Libri, grande evento culturale regionale che ormai abbraccia tutto l’anno, al Cluster nautico, Terni è sempre di più al centro dell’attenzione per una più incisiva valorizzazione delle sue eccellenti realtà imprenditoriali e dei luoghi culturali. La stessa Sviluppumbria, ha raddoppiato su Terni, aprendo una nuova sede in centro e continuando nel contempo a guidare l’incubatore di imprese Bic situato a Sabbione. Grazie al sostegno portato avanti con convinzione dalla Regione Umbria, come già annunciato, la Società per lo sviluppo economico continua a farsi carico interamente dei costi di gestione dell’incubatore, senza partecipazione alle spese da parte del Comune e della Provincia di Terni. Una convenzione sottoscritta recentemente con il Comune, che conferma l’impegno della Società nel supportare le imprese del territorio ternano, assicurando una gestione efficiente e orientata alla crescita e all’innovazione. La sinergia con le istituzioni locali e regionali rappresenta un elemento chiave per il successo delle iniziative a sostegno dello sviluppo economico di Terni, a tutto tondo.