Novità nell’ambito della vertenza Tct Terni. Lo sciopero in atto allo stabilimento ternano è stato infatti revocato. La notizia è giunta al termine di un summit che i rappresentanti dei lavoratori hanno avuto nella tarda mattinata – intorno alle 12,30 – che si è svolto presso la Prefettura di Terni. In una propria nota le Segreterie territoriali di Fim, Fiom e Fismic spiegano che “durante le celebrazioni per San Valentino una delegazione dei lavoratori della Tct ha portato le ragioni dello sciopero che si è protratto per quattro giorni. L’attenzione che si è generata intorno alla vertenza, anche in quell’occasione, è stata di rilievo ed ha portato alle dichiarazioni del presidente di Acciai Speciali Terni “L’Ast è la casa comune”, che valutiamo positivamente ma che deve creare presupposti concreti e di sostanza, nella risoluzione del percorso. Sempre nell’ambito della stessa iniziativa c’è stato un ulteriore interessamento del Prefetto che – aggiungono i sindacati – ci ha convocato alle ore 12.30 di oggi, lunedì 13 febbraio. Una nota non positiva è stata il totale disinteresse e distacco della Presidente delle Giunta Regionale, unica rappresentante delle istituzioni civili e religiose che non ha rivolto parole di sostegno ai lavoratori Tct”.

“Le segreterie territoriali hanno esposto al Prefetto l’evoluzione della vertenza, dove le parti in causa hanno cambiato le condizioni all’origine dell’ultimo tavolo prefettizio e che avevano riportato i lavoratori all’interno della fabbrica. Come sempre ribadito i cinquantadue lavoratori rimangono al centro della nostra azione e non possono pagare le diatribe tra due aziende. Il Prefetto si è fatto parte attiva a garanzia del percorso con una lettera inviata, nei giorni scorsi, alle parti e oggi annunciandoci una nuova convocazione, tenendo costantemente il tavolo aggiornato”.

“Dopo l’incontro con il Prefetto l’assemblea dei lavoratori, con grande senso di responsabilità ed aprendo un ulteriore canale di credito nei confronti delle parti, ha revocato lo sciopero a partire dalle ore 15. Le Segreterie – concludono Fim, Fiom e Fismic – vigileranno sul percorso individuato e ancora una volta chiedono responsabilità alle aziende coinvolte. Infine, finalmente, anche un intervento della Regione dell’Umbria, affinché si arrivi nel minor tempo possibile ad una risoluzione positiva della vertenza”.