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Unione Naz. Consumatori: Terni tra le città più care d’Italia; è 4° per cibo

Posted By Redazione Galileo On 22 ottobre 2022 @ 12:41 In Economia

L’Unione Nazionale Consumatori ha condotto uno studio sugli ultimi dati Istat relativi al mese di settembre, analizzando tutti i rincari di ogni città e stilando la classifica completa di quelle con i maggiori rialzi annui per quanto riguarda cibo e bevande, acqua e rifiuti, scuola dell’infanzia, ristoranti e alberghi.

Per i Prodotti alimentari e le bevande analcoliche, se in Italia sono saliti dell’11,7% su settembre 2021, equivalenti a una stangata pari in media a 660 euro in più su base annua, in molte città è andata molto peggio.

A guidare la classifica (Tabella n. 1) è sempre Cosenza, che aveva già vinto a luglio e agosto questa non gratificante classifica, ma che ora per cibo e bevande segna un ulteriore balzo annuo, +16%, pari a +1034 euro in termini di aumento del costo della vita per una famiglia media. Al secondo posto Ascoli Piceno, con un incremento dei prezzi del 14,2% e un aggravio annuo pari a 773 euro, al terzo Viterbo dove mangiare e bere costa il +14,1% in più, 785 euro.

Al quarto posto Imperia, Padova e Terni (tutte a +13,8%), poi Gorizia e Ravenna (+13,6% entrambe), e Udine (+13,5%). Chiudono la top ten Macerata, Pistoia  e Verona, tutte e 3 con un’inflazione del 13,4%.

Sull’altro versante, la città più risparmiosa per mangiare e bere è Bergamo, dove i prezzi crescono “solo” dell’8,7%, pari a 498 euro. Medaglia d’argento per Como (+9,1%, +521 euro) e sul gradino più basso del podio Parma (+9,2%, +492 euro). Al 6° posto Milano, +9,5% e un aggravio a famiglia pari a 517 euro.

Per Fornitura acqua e servizi vari connessi all’abitazione (Tabella n. 2), ossia fornitura acqua, raccolta rifiuti e spese condominiali, se in Italia l’inflazione tendenziale di settembre è bassa, +1,8%, a Catania è più di 9 volte tanto, +16,4%. Al 2° posto Bolzano con +12,4%, quasi 7 volte tanto la media nazionale, al 3° Verona con +9,7%.

Appena giù dal podio Como (+9%), seguito da Rovigo (+6,8%), Pisa (+6%), al 7° posto Massa-Carrara (+5,8%), poi Cremona (+5,7%) e Mantova (+5,5%). Chiude la top ten Milano con +5,5%.

Ben 21 città sono invece in deflazione. La più virtuosa Reggio Emilia (-4,5%), al 2° posto Perugia (-3,6%), al 3° Caltanissetta (-3,3%).

Per quanto riguarda la Scuola dell’infanzia ed istruzione primaria, che comprende Scuola dell’infanzia privata e Scuola primaria privata, si profila una vera stangata per le famiglie di Ancona, dove rispetto allo scorso anno questi servizi costano il 12,1% in più. Al 2° posto Como con +12%. Medaglia di bronzo per Bergamo (+9,5%).

Al 4° posto Firenze (+8,2%), poi Benevento (+8,1%), Roma (+5,5%), Pordenone (+5,3%), in ottava posizione Biella e Brindisi (5,2% per ambedue). Chiude la top ten Cosenza (+5%).

Bene, invece, Olbia Tempio e Catanzaro, ambedue in deflazione con, rispettivamente, -2,9% e -0,9%.

Per i Servizi di ristorazione (Tabella n. 4), ossia ristoranti, pizzerie, bar, pasticcerie, gelaterie, prodotti di gastronomia e rosticceria, a fronte di un’inflazione annua pari, per l’Italia, a +5,9%, a Cosenza i ristoranti rincarano rispetto a settembre 2021 del 9,9%. Al secondo posto Palermo, con +9,4% e al terzo Verona, +9,2%.

Seguono Forlì-Cesena (+9%), Sassari (+8,8%), Brescia (+8,8%), Viterbo (+8,5%), in ottava posizione Olbia-Tempio (+8,3%), poi Gorizia (+8,1%).

Chiudono la top ten Pistoia e Trento (+7,7% entrambe).

La città più risparmiosa è Lodi (1,7%), in seconda posizione Campobasso (+2,2%). Al terzo posto Vercelli (+2,4%).

I Servizi di alloggio (tabella n. 5), ossia alberghi, motel, pensioni, bed and breakfast, agriturismi, villaggi vacanze, campeggi e ostelli della gioventù a settembre costano in Italia il 16% in più rispetto allo scorso anno.

Nonostante l’aumento sia già consistente, fa ben peggio Trapani, che guida la classifica con uno spropositato +45,5% su settembre 2021, quasi 3 volte tanto.  Al 2° posto Milano, con un incremento annuo del 43,8%. Medaglia di bronzo a Venezia con +34,2%. Appena giù dal podio Firenze, +29,2%, poi Campobasso con +28,9%. In sesta posizione Roma con +26,8%, poi Bologna (+25,3%), in ottava posizione Napoli (+23,4%), poi Pisa (+23%).  Chiude la top ten Lucca (+21,4%).

Sull’altro versante della graduatoria, 3 le città virtuose in deflazione: Reggio Calabria (-3,3%), Massa-Carrara (-1,8%) e Genova (-0,7%).

 

Tabella n. 1: Classifica delle città con inflazione più alta per Prodotti alimentari e le bevande analcoliche– mese di settembre (dati tendenziali)

N

Città

Inflazione annua di settembre

(cibo e bevande)

1

      Cosenza

16

2

      Ascoli Piceno

14,2

3

      Viterbo

14,1

4

      Imperia

13,8

4

      Padova

13,8

4

      Terni

13,8

7

      Gorizia

13,6

7

      Ravenna

13,6

9

      Udine

13,5

10

      Macerata

13,4

10

      Pistoia

13,4

10

      Verona

13,4

13

      Teramo

13,3

14

      Avellino

13,2

14

      Mantova

13,2

16

      Arezzo

13,1

16

      Olbia-Tempio

13,1

18

      Catania

13

19

      Forlì-Cesena

12,8

19

      Grosseto

12,8

21

      Firenze

12,6

21

      Sassari

12,6

21

    Siena

12,6

24

      Benevento

12,5

24

      Ferrara

12,5

24

      Perugia

12,5

24

      Reggio Emilia

12,5

28

      Palermo

12,4

28

      Treviso

12,4

30

      Genova

12,3

30

      Napoli

12,3

30

      Pordenone

12,3

33

      Belluno

12,2

33

      Bologna

12,2

33

      Roma

12,2

36

      Potenza

12,1

36

      Rovigo

12,1

36

      Trieste

12,1

39

      Vercelli

12

39

      Vicenza

12

41

      Caserta

11,9

41

      Venezia

11,9

43

      La Spezia

11,7

 

ITALIA

11,7

44

      Ancona

11,6

44

      Pescara

11,6

44

      Rimini

11,6

47

      Bolzano

11,5

47

      Brescia

11,5

47

      Cagliari

11,5

47

      Pavia

11,5

51

      Trento

11,4

52

      Bari

11,3

52

      Messina

11,3

54

      Massa-Carrara

11,2

55

      Varese

11,1

56

      Alessandria

11

56

      Piacenza

11

56

      Pisa

11

59

      Brindisi

10,9

59

      Livorno

10,9

61

      Reggio Calabria

10,8

62

      Novara

10,7

63

      Trapani

10,6

64

      Campobasso

10,5

64

      Cremona

10,5

64

      Lecco

10,5

64

      Modena

10,5

64

      Torino

10,5

64

      Aosta

10,5

70

      Catanzaro

10,4

71

      Biella

10,3

71

      Lucca

10,3

73

      Lodi

10,2

73

      Siracusa

10,2

75

      Milano

9,5

76

      Caltanissetta

9,4

76

      Cuneo

9,4

78

      Parma

9,2

79

      Como

9,1

80

      Bergamo

8,7

Fonte: Unione Nazionale Consumatori su dati Istat

 

 

Tabella n. 2: Classifica delle città con inflazione più alta per Fornitura acqua e servizi vari connessi all’abitazione– mese di settembre (dati tendenziali)

N

Città

Inflazione annua di settembre

(Acqua e rifiuti)

1

      Catania

16,4

2

      Bolzano

12,4

3

      Verona

9,7

4

      Como

9

5

      Rovigo

6,8

6

      Pisa

6

7

      Massa-Carrara

5,8

8

      Cremona

5,7

9

      Mantova

5,5

10

      Milano

5,3

11

      Pistoia

5,1

12

      Terni

4,2

13

      Belluno

4,1

14

      Trieste

3,8

15

      Messina

3,6

16

      Bergamo

3,5

17

      Ferrara

3,2

18

      Varese

3

19

      Ancona

2,7

19

      Treviso

2,7

21

      Livorno

2,5

21

      Rimini

2,5

23

      Vercelli

2,4

24

      Lucca

2,3

24

      Vicenza

2,3

26

      Bologna

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