“Non si può pensare di incentivare i pagamenti elettronici attraverso il meccanismo delle sanzioni; quello che serve per raggiungere questo obiettivo è una riduzione delle commissioni e dei costi a carico di consumatori ed imprese, anche potenziando lo strumento del credito d’imposta sulle commissioni pagate dall’esercente, e introdurre la gratuità per i cosiddetti micropagamenti”.

Dal 30 giugno scattano le nuove regole previste sull’obbligo di accettare i pagamenti elettronici. E Confcommercio Umbria non ha dubbi: le sanzioni sono inutili, occorre ridurre costi e commissioni per gli esercenti se si svuole modernizzare davvero il sistema dei pagamenti.

“Già oggi nel nostro Paese – sottolinea Confcommercio Umbria – il numero di transazioni con carte di debito, di credito e prepagate è elevato. Nell’ultimo quinquennio, c’è stata una crescita del 120% e sono oltre 4 milioni i Pos installati e attivi presso le attività commerciali e di servizi.

E’ dunque evidente che il nostro sistema dei pagamenti è già in pieno sviluppo; ora va fatto di più per modernizzare ulteriormente questo processo rendendolo più efficiente e meno oneroso.

“Agire per via sanzionatoria per la mancanza del Pos – conclude Confcommercio – non è certo la strada da seguire. Andrebbe invece prorogata tempestivamente la misura istituita dal decreto “Sostegni-bis”, in scadenza a fine giugno, che dispone l’incremento del credito d’imposta sulle commissioni pagate dagli esercenti che adottano sistemi evoluti di incasso”.