Un primo intervento di contrasto al caro bollette, ma “immediato”, per arrivare in maniera rapida ai destinatari e in attesa dei provvedimenti del Governo, è stato deciso dalla Regione Umbria e dalla Fondazione contro l’usura.

A illustrarlo sono stati i due presidenti, Donatella Tesei, e Fausto Cardella. “Siamo una delle prime regioni in Italia ad attivare questo tipo di intervento e vedremo poi se serviranno misure aggiuntive, ma quello che ci vuole è anche un’azione su scala nazionale” ha affermato Tesei.

“Dopo il Covid – ha aggiunto – siamo entrati in una ulteriore emergenza, quella del caro bollette, con ulteriori difficoltà quindi per famiglie e imprese date dai problemi dell’inflazione e legati a questa terribile guerra. Ma stiamo affrontando da subito anche questa”.

Un intervento con risorse pari a 120.000 euro che, attraverso la Fondazione ed in linea con le sue attività di prevenzione dell’usura, consentirà il pagamento delle utenze gas ed energia elettrica per l’anno 2022 (scadute da almeno 30 giorni), in forma di prestito non oneroso, fino ad un massimale di 1.200 euro a famiglia. Somma da restituire in 36 rate mensili a partire dal tredicesimo mese dalla prima erogazione.

Come principale requisito c’è quello del reddito Isee che non deve essere superiore a 20.000 euro. I beneficiari possono essere cittadini residenti o domiciliati in Umbria e stranieri con permesso di soggiorno in Italia da almeno cinque anni. Inoltre, non devono aver goduto di altro analogo beneficio. La ripartizione geografica del bonus utenze è su base provinciale (60% su Perugia e 40% su Terni).

Di uno “sforzo importante” per la Fondazione ha parlato Cardella, sottolineando come ci sia stato “un intervento con liquidità proprie per circa il 15% del patrimonio”.

“La Fondazione ha ritenuto di stanziare risorse importanti – ha spiegato – per sostenere le famiglie, raggiungere una platea più vasta possibile e soprattutto intervenire prima per non avere problemi di usura”. Il problema infatti in Umbria, secondo Cardella, è la prevenzione di questo fenomeno.

“C’è una platea di persone – ha detto – tra le quali quelle che beneficeranno del bonus per il caro bollente, che sono a rischio soprattutto per la piccola usura e a queste noi ci rivolgiamo in modo particolare. Per le vittime dell’usura conclamata, in una misura molto più ridotta, ci sono altri tipi di problemi e di risorse”.

In questo modo, ha infine ribadito Tesei, “vogliamo intervenire prontamente, anche se in maniera limitata, ma crediamo che questa misura possa essere effettivamente molto efficace mentre si aspettano i provvedimenti del Governo”.

 

De Luca, su caro bollette da Regione prestito mascherato

Il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, Thomas De Luca, interviene sul “bonus bollette da 1.200 euro annunciato dalla Giunta”.

“Ci sarebbe una volta tanto solo da apprezzare una misura concreta a beneficio delle famiglie in difficoltà per contrastare il caro energetico. Poi però basta poco e si torna subito con i piedi per terra. La misura viene infatti presentata come ‘un bonus per il pagamento delle utenze di gas ed energia elettrica, fino a un massimale di 1.200 euro pro capite in forma di prestito non oneroso, da restituire in 36 rate mensili a partire dal tredicesimo mese dalla prima erogazione’. Praticamente un prestito mascherato da bonus” aggiunge.

“Un prestito – afferma De Luca in una nota – ovviamente, da restituire. Esattamente così la Giunta offre alle famiglie in difficoltà la possibilità di indebitarsi per pagare le bollette. Questa la soluzione delle destre al caro energia. Nel frattempo in Assemblea legislativa la maggioranza respinge la mia proposta di inserire la calendarizzazione del loro stesso regolamento per sbloccare le rinnovabili in Umbria. Proposta che andava proprio in direzione del contrasto al caro bollette e alla crisi energetica. L’hanno bocciata perché preferiscono mascherare un prestito sotto il nome di bonus”.