“Sono soddisfatto per la firma di Arvedi che così acquisisce la Acciai speciali di Terni”.

Così il ministro dello sviluppo economico Giancarlo Giorgetti.

“Questo accordo – aggiunge – rappresenta un tassello importante per il polo siderurgico italiano, un progetto che il governo sta monitorando e seguendo fin dall’inizio con attenzione e discrezione puntando a favorire in un settore strategico la competitività e sostenibilità ambientale attraverso investimenti in tecnologie innovative, ricerca e sviluppo conservando la massima attenzione alla salvaguardia dei posti di lavoro”.

 

Arvedi “è un importante gruppo italiano che sicuramente fornisce garanzie per l’area ternana”. Lo ha detto la presidente umbra Donatella Tesei parlando del passaggio dell’Ast da ThyssenKrupp all’azienda italiana. “Ho fortemente voluto e seguito il percorso fino a oggi nella convinzione che il rilancio del sito è di straordinaria importanza per la regione così come per l’acciaio italiano ed europeo” ha aggiunto. “Sicuramente – ha sostenuto Tesei – dalla prossima settimana avremo la possibilità di fissare un incontro con il cavaliere Arvedi per parlare di piano industriale. I tempi che ci eravamo dati sono stati rispettati e continueremo ad essere attenti e vigili. Come Regione garantiremo tutte le migliori condizioni perché questa azienda possa trovare ciò che è favorevole al perseguimento degli obiettivi, allo sviluppo di un piano industriale importante e al rilancio del sito ternano”.

 

E’ una notizia importante sia per Terni, che ritrova una compagine industriale italiana, sia per il Paese, che si dota di un asset di grande importanza”: la presidente della Provincia Laura Pernazza commenta così il passaggio dell’Ast da TK ad Arvedi. “Il mio auspicio – prosegue – è che la nuova proprietà adotti per le acciaierie una strategia forte e di prospettiva, anche con le opportunità offerte dai fondi del Pnrr”. “Come Istituzione – conclude Pernazza – faremo la nostra parte per quanto di competenza, per contribuire a rafforzare questa realtà produttiva aspettando anche di conoscere il piano industriale e i futuri assetti societari”.

 

“Con la cessione al Gruppo Arvedi, storico produttore italiano, dell’Ast si apre un’importante possibilità di rilancio, non solo dell’Ast, ma di un settore primario per l’Italia come quello della siderurgia”: a dirlo sono il segretario generale di Fim-Cisl, Roberto Benaglia, e quello nazionale, Valerio D’Alò. I quali salutano “positivamente e con fiducia” la notizia del closing. Secondo i due sindacalisti l”operazione è “indice di un settore, quello della siderurgia, che non racconta solo crisi e difficoltà ma che anzi, può essere importante volano di rilancio per l’economia del Paese”. “Come Fim-Cisl – continuano Benaglia e D’Alò – saremo pronti a fare la nostra parte per poter discutere, da subito con il gruppo Arvedi di progetti e investimenti che possano ridare al sito ternano quegli spazi persi in passato e nel rilancio di produzioni di laminati inox, fucinati e tubi che possano rendere sempre più competitivi gli impianti ternani”. I rappresentanti della Fim Cisl sottolineano inoltre che saranno “particolarmente vigili” anche sul tema ambientale e della sostenibilità e sollecitano gli enti locali “a mettere in campo i necessari interventi infrastrutturali, materiali e immateriali”, sfruttando anche le risorse del Pnrr. Benaglia e D’Alò tornano infine a chiedere un tavolo nazionale sulla siderurgia.

 

Inizia ufficialmente l’era del Gruppo Arvedi per AST Terni. Auspico – scrive l’On. Raffaele Nevi, Vice presidente gruppo Forza Italia Camera dei deputati – il massimo impegno da parte di questo importante gruppo industriale italiano, per lo sviluppo del sito ternano. Desiderio per questo augurare un buon lavoro a tutto il nuovo management aziendale. Allo stesso tempo voglio ringraziare l’ex AD Burelli per il lavoro svolto in questi anni.