“Con il parere dell’Antitrust turco, si può finalmente affermare che la storica acciaieria di Terni finirà al più presto nelle salde mani del cav. Giovanni Arvedi, importante industriale siderurgico italiano”: così Roberto Di Maulo e Giovacchino Olimpieri, segretario generale e nazionale della Fismic Confsal. Il sindacato – sottolineano in una nota i due rappresentanti – “ha da sempre difeso il valore dell’Ast di Terni come sito strategico per l’industria nazionale anche contro ogni tentativo di frazionamento operato da ThyssenKrupp”.
“Troppi invece i silenzi del ministero dello Sviluppo economico, che spesso è stato assente sebbene abbia considerato l’acciaieria di Terni un presidio strategico per il sistema manifatturiero italiano” continuano Di Maulo e Olimpieri che chiedono ad Arvedi “di affrettare i tempi, di incontrare al più presto le rsu, i sindacati ternani e nazionali al fine di presentare il piano di rilancio industriale dell’azienda e permettere al sindacato di fornire il suo appoggio concreto in termini partecipativi”.
Fismic Confsal auspica inoltre che “al più presto ci siano incontri ufficiali con il nuovo assetto proprietario e che finalmente il ministero dello Sviluppo economico esca dalla sua veste di spettatore convocando le parti per dare il proprio contributo al piano di rilancio dell’azienda, che – concludono – siamo certi Arvedi abbia in programma di attuare”.