Il futuro della filiera tabacchicola “è a rischio” e occorre “intervenire velocemente” per dare prospettive ad un’eccellenza del made in Italy e ad un “comparto storico del Paese che in Umbria ha da sempre il suo cuore pulsante”. A lanciare l’allarme è Confagricoltura Umbria e lo fa – spiega – “dopo l’ennesimo e ultimo grido di aiuto degli agricoltori e lavoratori dell’Altotevere, supportati anche dai sindaci e dai rappresentanti politici del territorio”.

“La produzione del tabacco nell’Altotevere – afferma il presidente di Confagricoltura Umbria Fabio Rossi – ha creato una importante filiera caratterizzata da azioni a sostegno di sostenibilità ambientale, sociale ed economica attraverso progetti che prevedono cospicui investimenti per ricerca e innovazione, creando anche un indotto importante legato alla logistica, alla meccanica e ai servizi finanziari, con ricadute sociali positive anche sul versante dell’occupazione, grazie anche all’impiego di manodopera migrante perfettamente integrata. Siamo quindi di fronte a un settore che, nonostante la contrazione dei volumi prodotti negli ultimi anni, ha saputo mantenere la sua vitalità, facendo della sostenibilità, della qualità e dell’aggregazione i propri punti di forza. Il comparto ha bisogno di maggiori tutele e sicurezze dal punto di vista della sostenibilità economica”.

Anche per questo motivo Confagricoltura Umbria auspica che sia convocato quanto prima, come già sollecitato dall’assessore regionale alle Politiche agricole Roberto Morroni, il Tavolo nazionale sul tabacco con il Ministero istituito per approfondire le criticità del settore tabacchicolo e per ricercare tutte le possibili soluzioni di livello istituzionale.

Per Confagricoltura, infatti, è necessario e non più rinviabile salvaguardare e dare slancio al settore, per il ruolo importante nell’economia locale e nell’eccellenza tecnologica del Paese, garantendo le necessarie condizioni di minima sostenibilità economico-finanziaria attraverso rapide e adeguate scelte politiche.