“Grande soddisfazione per la riuscita dello sciopero generale del 16 dicembre 2021 indetto dalla Cgil e dalla Uil”: la esprime in un ordine del giorno approvato all’unanimità l’assemblea generale della Fiom Cgil di Terni, riunitasi il 17.12.2021.

“I lavoratori e le lavoratrici hanno capito le ragioni della mobilitazione per sostenere le proposte sindacali su precarietà, pensioni, fisco, lavoro e per la modifica della legge di bilancio – si legge nell’ordine del giorno approvato dall’assemblea – A Terni l’adesione allo sciopero nelle aziende metalmeccaniche è stata mediamente dell’80% con punte del 95%. Il fermo produttivo in Acciai Speciali Terni è stato del 98% con adesione allo sciopero dell’80%”.

Secondo la Fiom di Terni, le piazze “hanno evidenziato ancora una volta la distanza tra politica e mondo del lavoro, le istituzioni devono tornare a occuparsi dei problemi dei lavoratori e delle lavoratrici che insieme ai pensionati alimentano il 90% del gettito fiscale”.

Una distanza – rimarcano le tute blu Cgil – che a Terni è stata misurata sulla vendita di AST: “Siamo arrivati al pronunciamento dell’antitrust europeo, ora manca quello turco che speriamo arrivi prima di Natale, e poi potremmo finalmente discutere il piano industriale, che deve portare certezze a tutti i lavoratori del sito – afferma la Fiom Cgil – È incredibile però che il governo non abbia aperto neanche il dossier da quando è in carica, nascondendosi dietro una trattativa tra privati. Come si pensa di difendere delle produzioni più volte definite strategiche?”.