Si è riunito il Comitato di Sorveglianza del Programma di sviluppo rurale dell’Umbria 2014/2022 chiamato a esprimersi sull’attuazione del programma che, a fronte delle risorse aggiuntive assegnate per il biennio di transizione 2021-2022 del Psr (risorse ordinarie Feasr, risorse Euri e Finanziamento nazionale integrativo), presenta numerose novità e scelte strategiche per la competitività e lo sviluppo, per l’ambiente e per il clima dell’Umbria.

A introdurre la riunione del Comitato – riferisce una nota della Regione – il vicepresidente e assessore alle Politiche agricole e agroalimentari dell’Umbria, Roberto Morroni, che, nel dare il benvenuto ai rappresentati della Commissione Europea e al partenariato, ha illustrato i principali obiettivi della Politica agricola comune (Pac) 2023-2027 che entrerà in vigore a partire dal primo gennaio 2023.

Incentrati su aspetti sociali, ambientali ed economici, questi obiettivi costituiranno la base su cui i paesi dell’Ue elaboreranno i loro Piani strategici nazionali della Pac. Sostenibilità ambientale, interventi per clima e ambiente, benessere animale, architettura verde e condizionalità sociale sono i temi chiave che indicheranno la strada che la Pac è chiamata a percorrere nel periodo 2023/2027.

Filip Busz, capo unità della Dg Agri della Commissione europea, ha sottolineato la stretta collaborazione tra gli uffici europei e la Regione Umbria per l’attuazione del Programma che, in termini finanziari, vede l’Umbria attestarsi sullo stesso livello della media italiana (62% di attuazione finanziaria degli interventi del periodo 2014/2020) e ha spiegato come, con le risorse aggiuntive del biennio di transizione 2021-2022, l’amministrazione regionale dovrà proseguire nello sforzo comune verso il raggiungimento degli indicatori e degli obiettivi di spesa del Programma.

La parola è poi passata all’Autorità di Gestione del Psr Umbria, Franco Garofalo, che ha esposto nel dettaglio lo stato di attuazione del Psr Umbria e le modalità di ripartizione delle risorse aggiuntive assegnate alla Regione.

Il confronto ha visto, poi, il partenariato affrontare i seguenti punti all’ordine del giorno: – modifiche e integrazioni del Psr Umbria (Sottomisura 12.1; Certificazione calcolo premi agro-climatico-ambientali); – modifiche e integrazione dei criteri di selezione dei bandi (Intervento 4.1.3; Intervento 4.2.3; Intervento 6.1.1; Intervento 6.4.3) necessarie alla messa a punto di nuovi bandi di finanziamento con l’utilizzo delle risorse aggiuntive assegnate con l’obiettivo di allinearsi alle traiettorie lungo cui il Programma di sviluppo rurale si sta già muovendo per imprimere una forte spinta al comparto primario che è essenziale per il territorio umbro: maggiore competitività alle imprese agricole e di trasformazione, un’agricoltura giovane, più moderna e sostenibile.