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ANALISI MOVIMPRESE: “IMPRESE EDILI UMBRE HANNO RISENTITO CRISI COVID PIÙ CHE ALTRE ZONE D’ITALIA”

Posted By Redazione Galileo On 15 novembre 2021 @ 17:42 In Economia

La Camera di commercio dell’Umbria accende i riflettori sul settore delle costruzioni. Un comparto che – viene spiegato – ha “risentito di più” rispetto ad altre parti d’Italia del problema Covid e che stenta a ripartire, nonostante gli strumenti statali in primis del Superbonus. E’ quanto emerge dall’analisi trimestrale Movimprese, condotta da InfoCamere, sui dati del Registro delle imprese delle Camere di commercio.

Il tasso di crescita degli ultimi due anni evidenzia infatti, un settore definito in affanno. Il settore edile cresce, ma – secondo la Camera di commercio – non si assiste “a quell’effetto traino del sistema imprenditoriale nel suo complesso che caratterizza territori come la Campania o il Lazio”.

La variazione percentuale del settore si ferma infatti all’1,6%, tradotto in valore assoluto vuol dire 209 aziende in più, a fronte di una media del Paese del 3,5% (+29.136 aziende). Dietro l’Umbria solo Veneto (1,5%) e Marche (0,8%).

Il tessuto imprendtoriale umbro Al 30 settembre cresce nel suo complesso il tessuto imprenditoriale umbro con 787 iscrizioni a fronte di 586 cessazioni d’impresa toccando quota 94.730. La crescita, scavando più in profondità, si traduce però in uno stringato 0,21% rispetto al secondo trimestre dell’anno che, posiziona l’Umbria insieme alla Toscana (+0,22%) ai livelli più bassi della classifica.

Il settore con il saldo più negativo è il commercio che chiude il trimestre con 118 iscrizioni al Registro imprese della Camera di commercio dell’Umbria a fronte di 181 imprese che non ce l’hanno fatta. Settore però che si conferma ancora una volta il più dinamico con il valore più alto di nuove attività e dunque di nuovi imprenditori che hanno scelto di avviare un’azienda.

Si inserisce in questo quadro, il faticoso trend del settore delle costruzioni. Al 30 settembre 2021 sono registrate 12.496 imprese, 9.622 a Perugia e 2.874 a Terni. Il saldo tra aperture e cessazioni è lievemente negativo (cessazioni 117 a fronte di 103 aperture). L’impresa individuale nel settore edile è quella più ampiamente rappresentata con 6.896 iscrizioni segue la forma di società a responsabilità limitata con 2.644 aziende registrate.

Confortante è considerato il dato sull’occupazione. Al 30 settembre 2021, le costruzioni occupano 29.997 addetti (fonte Inps) a fronte dei 29.309 impiegati nel 2019 nello stesso trimestre di riferimento.

“Per la filiera delle costruzioni in Umbria, composta anche dal mercato immobiliare che sappiamo in crescita, non possiamo certo parlare di boom, la vera leva degli incentivi statali del superbonus ancora non si è fatta sentire – sottolinea il presidente della Camera di Commercio dell’Umbria, Giorgio Mencaroni – ma con realismo guardando ai nostri dati, possiamo parlare di tenuta del settore e auspico una crescita più solida grazie anche alla proroga, da poco varata, degli incentivi”.


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