Svelato sui profili social del ministero della Cultura dedicati alle Capitali della cultura il logo di Orvieto Capitale italiana della cultura 2025.

Il marchio – spiega il Comune – prende spunto dalla sezione del Pozzo di San Patrizio, tra i luoghi simbolo della città e del dossier di candidatura “Meta Meraviglia – La cultura che sconfina”, tratta da una incisione di Della Valle del 1791 e custodita nella Biblioteca comunale “Luigi Fumi”.

La sezione del Pozzo diventa la O di Orvieto da cui si irradia l’energia culturale della città, il tratto centrale – che nella realtà rappresenta il passaggio tra la scalinata di accesso a quella di uscita, rielabora il messaggio del “purgatorio di San Patrizio” e diventa il simbolo della capacità avuta dalla città nella storia di connettere Mondi. I tagli aperti delle O nel lettering che accompagna il logo rilanciano infine il concetto della città aperta, meta e punto di partenza, e della volontà di non porsi confini.

Il colore oro che tratteggia l’esterno e l’interno del logo e sottolinea la scritta 2025 è il frutto della campionatura del colore utilizzato da Luca Signorelli per dipingere la Cappella di San Brizio in Duomo. Orvieto presenterà il dossier di candidatura nell’audizione in programma martedì 21 marzo alle 9 al ministero della Cultura.

L’audizione sarà visibile in diretta streaming sul canale You Tube dello stesso ministero. In corsa per il titolo 2025 altre nove città: Agrigento, Aosta, Assisi, Asti, Bagnoregio, Monte Sant’Angelo (Foggia), Orvieto, Pescina (L’Aquila), Roccasecca (Frosinone), Spoleto.