Taglio del nastro oggi per la mostra “Dramma e Passione – Da Caravaggio ad Artemisia Gentileschi”, ospitata presso Palazzo Montani Leoni, sede della Fondazione Cassa di Risparmio di Terni e Narni. Un’inaugurazione riservata a istituzioni e addetti ai lavori, mentre l’apertura al pubblico è prevista domani (giovedì 27 ottobre) con ingresso gratuito. Presenti all’evento i rappresentanti delle istituzioni, a fare gli onori di casa è stato il presidente della Fondazione Carit, il professor Luigi Carlini. Al tavolo anche il professor Pierluigi Carofano, che ha curato la mostra insieme a Tamara Cini, e il professor Riccardo Lattuada, storico dell’arte dell’Università Federico II di Napoli.

La mostra – ha spiegato il professor Carofano – è uno straordinario viaggio nella pittura del Seicento. Nelle sale di Palazzo Montani Leoni il visitatore potrà ammirare dipinti di maestri sommi come Caravaggio, Bartolomeo Manfredi, Orazio e Artemisia Gentileschi, Mattia Preti. Il percorso si snoda tra otto sale tematiche che vedono l’affermazione della pittura naturalista di matrice caravaggesca sino al confronto con il classicismo emiliano di Guido Reni e Guercino, lo scontro con nemici di Caravaggio come Baglione Salini, e il trionfo della pittura barocca con Bernardo Strozzi e Mattia Preti. Il percorso comincia con lo straordinario Ritratto di dama della Pinacoteca Capitolina di Roma e termina con la Maddalena penitente di Mattia Preti della Fondazione Carit. Oltre a presentare un assoluto inedito di Artemisia Gentileschi, Giuditta con la testa di Oloferne, la vera e propria star della mostra è Caravaggio, con ben due opere difficilmente visibili al grande pubblico. La prima è la Maddalena addolorata che, grazie ad un documento recentemente rinvenuto presso l’Archivio di Stato di Roma, è da ritenersi il modello della figura della Maddalena nella Morte della Vergine del Louvre. L’altra è la Crocifissione di sant’Andrea, (cosiddetta versione “Back-Vega”) esposta a pieno per la prima volta in Italia, tranne una fugace apparizione a Siracusa nel periodo Covid”.

Dopo oltre due anni e mezzo – ha spiegato il presidente Carlini – dall’ultima mostra dal titolo ‘Immaginaria’, terminata a inizio pandemia, Palazzo Montani Leoni torna finalmente a ospitare un evento di grande rilievo. Con questo evento la Fondazione intende celebrare il nascere e lo sviluppo del caravaggismo a partire dagli anni della formazione di Caravaggio, al pieno fiorire della sua arte pittorica, fino alla cultura barocca di Mattia Preti. Abbiamo lavorato molto per far sì che questa mostra potesse concretizzarsi nella nostra sede. Per questo tutto il nostro staff, che ringrazio, si è adoperato per trasformare il piano terra di Palazzo Montani Leoni in un ambiente degno di grandi musei. Questo evento rilancia il legame della Fondazione Carit con l’arte e con il territorio, vero nostro grande obiettivo, confermato anche dall’organizzazione di questa importante mostra di livello nazionale”.

La mostra sarà a ingresso libero nei giorni martedì e mercoledì dalle 15.30 alle 19.30, giovedì, venerdì, sabato e domenica dalle 9 alle 13 e dalle 15.30 alle 19.30.