
TERNI – La Polizia di Stato ha eseguito una serie di controlli mirati nei compro oro di Terni e provincia, nell’ambito di un articolato piano predisposto dal Questore della Provincia di Terni, dr. Luigi Mangino, volto a verificare l’osservanza della normativa specifica in materia di compravendita di oggetti preziosi usati, con particolare attenzione alla prevenzione del riciclaggio e al commercio irregolare.
Le verifiche, condotte dalla Divisione di polizia amministrativa della Questura e coordinate dal Vice Questore Massimo Laliscia, hanno riguardato 24 esercizi commerciali del settore, con l’obiettivo di accertare il rispetto delle prescrizioni previste dalla legge. Tra gli obblighi principali a carico dei gestori figurano:
– l’acquisizione di due fotografie digitali degli oggetti preziosi da differenti angolazioni;
– la descrizione sintetica dell’oggetto, con indicazione della sua natura e delle sue caratteristiche specifiche;
– il rilascio di una ricevuta riepilogativa dell’operazione di vendita;
– la registrazione completa e accessibile dei dati raccolti;
– la rilevazione della quotazione dell’oro e dei metalli preziosi da fonti affidabili e l’obbligo di renderla nota al venditore;
– la tracciabilità delle modalità di pagamento, sia in contanti che tramite bonifico.
Dall’attività ispettiva è emerso, nel complesso, un sostanziale rispetto della normativa vigente. Tuttavia, un compro oro della provincia è risultato non in regola, in quanto privo delle schede riepilogative relative alle operazioni effettuate e per omessa o irregolare identificazione della clientela. Per tali violazioni, l’esercente è stato sanzionato con una multa fino a 10.000 euro.
L’operazione rientra in una più ampia strategia di controllo sul territorio, finalizzata a garantire la legalità nel settore del commercio di preziosi usati e a rafforzare le misure di contrasto a fenomeni di riciclaggio e frodi patrimoniali.