
Un caso di meningite da meningococco Neisseria meningitidis in una 18enne ricoverata all’ospedale di Perugia è stato notificato al Servizio di igiene e sanità pubblica della Usl Umbria 1 che sta svolgendo l’inchiesta epidemiologica contattando telefonicamente tutte le persone che potrebbero aver avuto un potenziale contatto stretto con la giovane.
La meningite da meningococco – spiega l’azienda sanitaria – è una malattia infettiva che viene trasmessa attraverso il contatto aereo stretto da persona a persona. E’ un germe molto labile al di fuori dell’organismo umano e non è necessaria alcuna sanificazione ambientale. Il periodo di incubazione è di due-dieci giorni ma la contagiosità è limitata ai sette giorni precedenti l’insorgenza dei primi sintomi.
Nel caso specifico, l’inizio dei sintomi risale a venerdì 25 aprile e, pertanto, il periodo di contagiosità va dal 18 al 26 del mese, giorno del ricovero.
aggiornamento
Sono stabili le condizioni cliniche della persona ricoverata all’ospedale Santa Maria della Misericordia di Perugia per meningite da meningococco Neisseria meningitidis. Lo riferisce la Usl Umbria 1, spiegando anche che di avere completato l’indagine epidemiologica. Il servizio della Usl ha contatto le numerose persone che avevano avuto contatti a rischio con il caso.
Tuttavia, in una nota ufficiale, la stessa Usl 1 invita le persone che hanno partecipato alla messa delle ore 22.00 dello scorso 19 aprile presso la parrocchia Santa Maria Madre della chiesa di Montelaguardia e che hanno frequentato la palestra McFit, situata a piazza del Bacio a Perugia, il giorno martedì 22 aprile dalle 10.30 alle 13.30, a rivolgersi – “per la massima precauzione, considerando il basso rischio di contagio” – nella giornata di oggi (27 aprile) al servizio di continuità assistenziale di Perugia (aperto fino alle ore 20.00 presso la Casa della comunità di Ponte San Giovanni o presso il Centro servizi Grocco di via della Pallotta) per la prescrizione della profilassi antibiotica mentre da domani potranno rivolgersi al proprio medico curante.