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Un dirigente dello Sporting Terni è stato squalificato fino al 31 dicembre 2028 per frasi ingiuriose nei confronti di una ragazza che per passione ha deciso di fare l’arbitro. La sentenza del giudice sportivo è arrivata dopo la partita San Gemini-Sporting Terni 4-0, del campionato allievi Under 17, nella sentenza del giudice sportivo si legge quanto segue

“In quanto tra il primo ed il secondo tempo entrava nello spogliatoio dell’arbitro, contestando la sua condotta a voce alta e registrando il colloquio con il telefono. Interrotta la registrazione della conversazione, il dirigente diceva all’Arbitro: “Eri da ammazzare da piccola. Dovresti fare la fine di Ilaria (n.d.r. evidentemente riferendosi al recente omicidio di Ilaria Sula, uccisa a Roma ma residente a Terni). A sto punto sarebbe da tirare fuori un coltello”. A questo punto l’Arbitro espelleva il Dirigente, che però faceva resistenza ad allontanarsi, nonostante il fattivo intervento dei Dirigenti della squadra avversaria. Mentre veniva accompagnato all’uscita, l’uomo ha continuato a insultare l’Arbitro e ad incitare i propri giocatori ad adottare un atteggiamento ostile nei suoi confronti. Nel corso della ripresa, pur trovandosi all’esterno dell’impianto, ha continuato a deridere l’Arbitro, rivolgendo nei suoi confronti frasi offensive e denigratorie. Inoltre, durante il secondo tempo, è rientrato all’interno dell’impianto, ma il custode presente provvedeva prontamente a farlo uscire di nuovo. Una volta all’esterno, ha ripreso a insultare l’Arbitro, rivolgendo allo stesso frasi derisorie e simulando l’abbaiare di un cane. Infine, nel mentre l’Arbitro stava lasciando l’impianto, il dirigente dello Sporting Terni- che si trovava ancora all’esterno dell’impianto stesso – continuava ad alimentare tensioni, incitando i genitori ed affermando che l’Arbitro era stato esagerato nel comminare due espulsioni alla sua squadra nel finale.”

 

Legale famiglia Sula, frasi su Ilaria non meritano commento ‘Si qualificano da sè’ dice dopo squalifica dirigente calcio

“Frasi del genere non meritano alcun commento. Si qualificano da sé, tanto sono gravi”: l’avocato Giuseppe Sforza, a nome della famiglia di Ilaria Sula, commenta così il riferimento al femminicidio della studentessa di Terni nelle frasi per le quali è stato squalificato un dirigente di una squadra giovanile. Lo fa interpellato dall’ANSA. (ANSA)

 

Presidente Sporting Terni, insulti ad arbitra colpiscono ‘Molti di noi con commozione a funerali Ilaria Sula’

“Molti di noi erano presenti con commozione e dolore ai funerali di Ilaria Sula e anche per questo l’accaduto ci colpisce molto”: a parlare con l’ANSA Maurizio Gambino, presidente dello Sporting Terni, la società di appartenenza del dirigente squalificato per avere rivolto a un’arbitra frasi con riferimento anche al femminicidio della studentessa. “Sicuramente, lo dico a titolo personale e come presidente dello Sporting Terni, ci dissociamo completamente” aggiunge.

“Non sono testimone diretto – spiega Gambino – non ero presente al campo, ma chiedo alla giustizia sportiva, alla Procura federale e, se verrà interessata, alla Procura ordinaria di fare luce sull’accaduto e chiarire come sono andate le cose, anche nel pieno rispetto del diritto di difesa. Se fossi certo che un nostro giocatore, allenatore o dirigente avesse pronunciato una frase del genere, lo caccerei via immediatamente. Immaginare che un genitore (il dirigente squalificato è padre di un atleta dello Sporting Terni) possa dire certe parole, è inammissibile. Lo è ora, ma anche prima della tragica vicenda di Ilaria e in futuro”. (ANSA)

 

Giovane arbitra insultata, Aia ‘fatti di inaudita gravità’ “Segnalati a Procura federale e a Commissione safeguarding Figc”

L’Associazione italiana arbitri (Aia) ha preso un’iniziativa a tutela di una giovane arbitra insultata dal dirigente della squadra Sporting Terni nel corso di una partita degli allievi under 17 in Umbria. “In ottemperanza alle disposizioni Aia di cui alla nota Prot.24020/SS 2024-25 del 4 aprile scorso ed in ragione della inaudita gravità di quanto appreso su fatti e circostanze inerenti la gara Sporting Terni-Sangemini della categoria Allievi Under 17 Terni – informa una nota – l’Associazione, pur nel rispetto dei provvedimenti assunti dal giudice sportivo, comunica di aver provveduto a segnalare alla Procura federale, ed alla Commissione Figc responsabile delle politiche di safeguarding, l’ipotesi di abuso, violenza e discriminazione nei confronti di una nostra associata di minore età, riservandosi ogni successiva azione a tutela dell’immagine e dell’integrità della nostra ragazza e dell’Aia tutta”. (ANSA)

 

Bandecchi, inconcepibile augurare ad arbitra la fine Ilaria Per il sindaco di Terni ‘un fatto indescrivibile’ 

Il sindaco di Terni Stefano Bandecchi ha definito “un fatto indescrivibile e inconcepibile” le frasi pronunciate nei confronti di un’arbitra da un dirigente di una formazione giovanile per la quale ha auspicato “la fine di Ilaria” Sula. Lo ha sottolineato interpellato dalla redazione di Tag24 Umbria. Per Bandecchi, che insieme ad altre tremila persone ha presenziato i funerali di Ilaria lo scorso 7 aprile, “è un fatto gravissimo che un dirigente sportivo come qualunque altra persona al mondo del resto, abbia pronunciato frasi del genere: nessuno può dire una cosa di questo tipo”.

“Si sa esattamente come la penso – ha aggiunto -, in ogni caso è inconcepibile che si possa dire a una donna, qualunque donna, che dovrebbe fare la stessa fine della povera Ilaria. Bisogna solo essere scemi. Nessun uomo sulla terra dovrebbe pronunciare queste parole. Come ho già avuto modo di dire, se per me chi ha ucciso Ilaria dovrebbe avere come punizione la pena di morte, chi dice frasi di questo tipo e con l’aggravante di averle pronunciate nell’ambito sportivo, per di più nello sport giovanile, una cosa così dovrebbe richiedere almeno un anno di reclusione. È una vera e propria violenza di genere, di una stupidità assoluta e totale”. (ANSA)

 

Gli assessori comunali Schenardi e Altamura: “Occorre grande rispetto per le donne e per la memoria di Ilaria”

“In merito a quanto avvenuto nel corso della partita tra il San Gemini  e Sporting Terni del campionato allievi, da assessore allo Sport del comune di Terni – dichiara Marco Schenardi –  esprimo in primis la vicinanza alla famiglia di Ilaria Sula che così indecentemente ha visto nominare il nome della propria cara. Occorre il massimo rispetto nei confronti della memoria di una ragazza barbaramente strappata alla vita, la cui morte è una ferita aperta per tutta la città.

Nel contempo invito tutte le società sportive, gli atleti e in generale chi ama lo sport a portare in alto i valori del rispetto e della  lealtà al fine di eliminare certi deprecabili e incommentabili episodi.

Tutti insieme possiamo e dobbiamo lavorare perché la violenza fisica e verbale sulle donne sparisca completamente una volta per tutte e non solo nello sport ma nella vita di tutti giorni. Lo sport, soprattutto quello giovanile,  deve essere un luogo dove si diffondano i valori più alti, quelli del rispetto, della solidarietà, della sana competizione, dello spirito di squadra, non certo un contesto nel quale diffondere esempi inqualificabili e comportamenti abnormi.

Un pensiero, forte e sentito, va all’arbitro che ha dovuto subire e vivere una situazione a dir poco incresciosa. A nome di tutto il mondo dello sport della nostra città porgo le scuse più sincere. L’Amministrazione comunale è vicina a questa giovane donna augurandogli di riprendersi al più presto da questa brutta esperienza e di raggiungere i migliori traguardi personali e sportivi”.

“Sono profondamente scioccata e indignata. Non solo come amministratrice – dichiara l’assessore al Welfare Viviana Altamura – ma come donna e come madre. Il nome di Ilaria Sula, la sua memoria, il suo dolore, non possono essere trascinati nel fango. È un’offesa alla dignità di una giovane vittima e di un’intera comunità.
Quelle parole non sono una semplice offesa, ma un atto grave, che colpisce due volte. Così si uccide ancora.

Terni non si riconosce in chi ha pronunciato quelle parole. Ma ha il dovere, oggi più che mai, di scegliere da che parte stare. Il mio impegno, come assessora e come cittadina, sarà totale: serve formazione, consapevolezza, cultura del rispetto.

Il mio pensiero va alla giovane arbitra, alla sua forza e al suo coraggio. E va soprattutto alla famiglia di Ilaria: a loro il mio abbraccio, il mio dolore e il mio rispetto. Non abbasseremo lo sguardo!”

 

Alessandrini (Lega), inammissibili parole d’odio a una donna La vicesegretaria della Lega dopo il caso dell’arbitra 

“È inammissibile che un uomo si permetta di aggredire verbalmente una donna rivolgendole parole d’odio e violenza, ed è ancor più grave se questo avviene alla presenza di giovani ai quali gli adulti dovrebbero dare il buon esempio”: così in una nota la vice segretaria della Lega Umbria, Valeria Alessandrini. “È raccapricciante dover assistere a certe scene – aggiunge -, soprattutto in un contesto come quello attuale, profondamente segnato da ripetuti episodi di violenza contro le donne. Non sono sufficienti né la squalifica inflitta al dirigente fino a dicembre 2028, né la multa di 500 euro ai danni della società per liquidare l’accaduto, la cui gravità merita una punizione più severa. Le parole hanno un peso e deve essere chiaro che nessuno può arrogarsi il diritto di aggredire verbalmente una donna. Auspico che si possa rivedere la sanzione, perché chi rivolge insulti sessisti di tale portata a una donna, non è degno di continuare a lavorare in un ambiente frequentato da giovani”. (ANSA).

 

Proietti (Pd), Parole vergognose e inaccettabili. Solidarietà all’arbitra insultata, vicinanza profonda alla famiglia di Ilaria Sula

Condanno duramente le parole rivolte da un dirigente sportivo a un’arbitra umbra, a cui è stato detto: “Dovresti fare la fine di Ilaria Sula”. Queste parole vergognose e inaccettabili suscitano in me profonda indignazione e rappresentano l’ennesimo atto di violenza verbale – e dunque morale – contro una donna, contro chi svolge il proprio lavoro con dignità e contro la memoria di una giovane vittima di femminicidio, oltre che contro la sua famiglia che sta soffrendo il peggiore dei lutti. Una frase crudele e disumana, pronunciata da una persona che dovrebbe rappresentare i valori positivi dello sport e che invece ha smarrito ogni senso di umanità e rispetto.

Ogni parola violenta contro ogni persona va condannata e denunciata. Ma non basta più condannare. Occorre agire. Mi aspetto una sospensione immediata per chi ha pronunciato queste parole, e forse servirebbe una riflessione seria sull’opportunità di fermare, anche solo temporaneamente, le manifestazioni sportive laddove non si è capaci di garantire il rispetto dei valori che sono alla base dello sport: inclusione, rispetto, umanità.

Lo sport dovrebbe essere uno spazio educativo, non un’arena dove si sfoga il peggio di sé. Basta giustificare la violenza verbale come “uno sfogo”. È ora che tutti, soprattutto chi ha ruoli pubblici e di responsabilità, imparino a controllare linguaggio e gesti. È l’unico modo per proteggere le nuove generazioni da una deriva pericolosa.

Alla donna colpita da queste parole va tutta la mia solidarietà. E alla famiglia di Ilaria Sula, già ferita da un dolore immenso, esprimo la mia più sincera e affettuosa vicinanza. So che quel linguaggio ha riaperto una ferita. Come donna, come madre e come rappresentante delle istituzioni, dico: scusaci Ilaria, se ti facciamo ancora soffrire.

Maria Grazia Proietti
Consigliera regionale PD Umbria

 

Violenza di genere all’arbitra, Diomedi (M5S): “L’ennesimo episodio vergognoso, maturato vicino a noi, ci fa capire che le fiaccolate non bastano e che siamo violenti”

Il mondo del calcio giovanile ternano è scosso da un grave episodio di violenza di genere e minacce. Al termine della partita Sangemini-Sporting Terni, disputata il 13 aprile e valida per il campionato Allievi Under 17 provinciale, un dirigente accompagnatore dello Sporting Terni, è stato squalificato fino al 31 dicembre 2028 a seguito di gravi offese e minacce rivolte all’arbitra, una ragazza di 17 anni.

Il referto del giudice sportivo riporta dettagli inquietanti sull’accaduto. Si legge che, durante l’intervallo tra il primo e il secondo tempo, il dirigente avrebbe fatto irruzione nello spogliatoio arbitrale, contestando con veemenza l’operato della direttrice di gara e registrando di nascosto la conversazione con il proprio telefono cellulare. Una volta interrotta la registrazione, le parole proferite dal dirigente dello Sporting Terni hanno raggiunto livelli di inaudita gravità e violenza. Secondo quanto riportato nel referto, avrebbe detto all’arbitro: «Eri da ammazzare da piccola. Dovresti fare la fine di Ilaria. A sto punto sarebbe da tirare fuori un coltello».

La squalifica inflitta dal giudice sportivo testimonia la gravità del comportamento del dirigente ma non basta. Bisogna sviluppare poi un ragionamento che va oltre il singolo episodio. Di fronte a questo scenario, è imprescindibile agire in modo preventivo e strutturato, investendo in percorsi educativi rivolti non solo alle nuove generazioni. Risulta fondamentale introdurre non solo nelle scuole ma anche nel mondo dello sport, momenti di confronto e formazione su educazione al consenso, parità di genere, rispetto reciproco e decostruzione degli stereotipi, a partire già dalla scuola primaria e con continuità fino alle scuole secondarie e dalle prime esperienze sportive. È altrettanto importante sottolineare che tali percorsi devono essere affidati a figure competenti e formate, come le operatrici dei Centri Antiviolenza e le attiviste delle realtà femministe che da anni lavorano sul campo.

Solo chi possiede strumenti adeguati di lettura del fenomeno può accompagnare ragazze e ragazzi in un processo di consapevolezza critica e di trasformazione culturale. Chiedo al Comune di San Gemini di affrontare la questione della violenza di genere attraverso un impegno sistematico e continuativo, fondato su un approccio di genere e su una lettura approfondita delle dinamiche culturali e sociali che ne sono alla base. Non basta presentare una mozione, serve intervenire in maniera netta e costante.

Diego Diomedi, consigliere comunale di minoranza di San Gemini 

 

Riceviamo e pubblichiamo

La Società Lipparoni Srl, in merito ai fatti accaduti in data 13 aprile 2025, in danno dell’Arbitro della partita di calcio del Campionato allievi under 17, svoltasi a Terni, tra lo Sporting Terni e la Sangemini Sport si dissocia totalmente dalle frasi perpetrate dal proprio dipendente.