La Giunta regionale dell’Umbria, su proposta dell’assessore alle Infrastrutture, ha deliberato l’avvio del processo di acquisizione dell’ex ferrovia Spoleto-Norcia, ai fini della sua completa riapertura e della valorizzazione per lo sviluppo economico e sociale del territorio. La richiesta di trasferimento a titolo gratuito in capo alla Regione del bene demaniale, dichiarato bene di notevole interesse storico-artistico, è accompagnata da un programma di valorizzazione per la cui attuazione sono già completamente disponibili circa 20 milioni di euro.
L’intero patrimonio è costituito dal tracciato ferroviario dismesso, da ben otto stazioni, undici caselli e materiali storici e documentali ed è attualmente dato in concessione a Umbria Mobilità fino al 2030. Rimasta a lungo abbandonata, la ex ferrovia è stata oggetto di un complesso restauro che ha consentito di recuperare oltre 40 chilometri di tracciato, destinandolo a percorso di mobilità dolce, e oggi costituisce uno degli assi principali della rete di mobilità ecologica regionale, sia per il cicloturismo che per il trekking pedonale.
La mancanza di una visione strategica e delle sue enormi potenzialità non ha consentito una adeguata valorizzazione della ex ferrovia ai fini dello sviluppo del territorio ed una gestione di forte qualità che ne incentivi l’attrattività ed il ritorno in termini di sviluppo di startup locali e di occupazione legati al turismo lento.
La Regione, con la richiesta di acquisizione della ex ferrovia, vuole pertanto riportare a unità e rafforzare la governance sul bene – oggi polverizzato in una miriade di soggetti, a partire dal concessionario, agli enti locali, ai Servizi regionali – così da orientare efficacemente gli investimenti per completare nel più breve tempo possibile il recupero e la funzionalizzazione dell’intero tracciato ferroviario.
Per la gestione si potrà procedere attraverso una gara pubblica all’individuazione di un partner privato che sia in grado di operare efficacemente nel settore del turismo e nelle attività contigue, creando un indotto di rilevante portata con ricadute sulle attività produttive, generando inoltre un gettito da destinare alla manutenzione del percorso, alla progressiva riqualificazione dei luoghi, creando gettiti anche a favore dei Comuni a sostegno delle comunità locali.
Il programma di valorizzazione traguarda il 2026 come anno di conclusione degli interventi di recupero dell’infrastruttura viaria e degli immobili che via via si concluderanno già a partire da quest’anno. In questo periodo, secondo il cronoprogramma delineato dell’Assessorato regionale, dovrà inoltre non solo essere concluso l’iter per l’individuazione del partner privato al quale affidare il complesso degli immobili e la realizzazione e gestione del sistema informativo e museale documentale, ma anche anche avviata una buona parte degli interventi di quest’ultimo.
Saranno previste infatti tutta una serie di iniziative ed eventi per il Giubileo 2025 e per gli ottocento anni dalla morte di San Francesco di Assisi, con una sicura crescita della domanda di mobilità lenta. La ex ferrovia costituirà quindi un validissimo collegamento tra la Via di Francesco (La Verna – Assisi – Roma), il Cammino di San Benedetto (Norcia – Montecassino), Ciclovia del Nera, Green way del Nera, Itinerari benedettini della Valnerina, oltre alla rete escursionistica dei sentieri.
Il processo per la definizione di un dettagliato piano di sviluppo, che andrà avviato in coordinamento con l’Agenzia del Demanio e la Soprintendenza, con l’operatività di Umbria Mobilità ed in collaborazione con l’Assessorato regionale al Turismo, si concluderà nel giro di alcuni mesi, con il trasferimento a titolo gratuito del bene alla Regione.