Settore strategico ma in difficoltà quello dei metalmeccanici, da un lato per i costi di sistema, come l’energia, che gravano sulla siderurgia e dall’altro per la transizione ecologica, mai veramente affrontata dalle istituzioni, in relazione all’automotive. Proprio per far fronte a questo contesto, i metalmeccanici si preparano al rinnovo del Ccnl Federmeccanica – assistal 2024 – 2027, la cui piattaforma ha già riscosso un ampio successo tra i lavoratori. Di questo si è parlato nel consiglio regionale della Uilm dell’Umbria, alla presenza del segretario nazionale Uilm, Rocco Palombella, del segretario nazionale Uilm Umbria, Simone Lucchetti, dei vertici umbri della categoria e del segretario generale Uil Umbria, Maurizio Molinari.

“E’ giunto il momento di aumentare in modo consistente i salari e intervenire sulle ore di lavoro – ha detto il segretario nazionale Palombella – solo questo ci permetterà di affrontare la transizione ecologica, la sfida con l’intelligenza artificiale e le crisi aziendali nel modo migliore. Il rinnovo contrattuale come ce lo immaginiamo renderà il lavoro metalmeccanico e manifatturiero a misura d’uomo, sostenibile, sopportabile e attrattivo”. La misura riguarderà 1,4 milioni di lavoratori e le richieste principali riguardano l’aumento sui minimi salariali di 280 euro nel triennio al livello medio e la sperimentazione della riduzione dell’orario di lavoro a 35 ore settimanali.

“Attraverso le assemblee sul rinnovo contrattuale – ha detto Lucchetti – abbiamo avuto una fotografia chiara dell’industria umbra. Da un lato con punte di eccellenza, ma anche con difficoltà serie come il settore dell’automotive o della siderurgia, alle prese con l’elettrificazione totale e i costi di sistema e l’arrivo dei prodotti dell’estremo oriente. Queste aziende potranno ridurre il 30 per cento del loro fatturato e probabilmente anche i lavoratori, fino a punte del 20 per cento. Con il contratto e le 35 ore, l’obiettivo e non far allontanare le persone dal ciclo produttivo”.

“Il rinnovo del contratto nazionale è un passaggio vitale per i lavoratori metalmeccanici. Abbiamo elaborato una piattaforma rivendicativa importante, ambiziosa, che ha raggiunto il consenso quasi assoluto dei lavoratori riuniti in assemblee nelle aziende del nostro territorio e di tutto il Paese. Nella provincia di Perugia sono circa 15 mila i lavoratori interessati da quella che si preannuncia che sarà una trattativa con Federmeccanica molto difficile, perché oltre all’aspetto salariale tratteremo ben undici punti fondamentali che andranno a migliorare i diritti e le condizioni di lavoro e di vita sociale”, ha detto Daniele Brizi, Segretario Uilm Perugia.