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Il Comune di Terni, con una decisione che ha lasciato molti imprenditori locali sconcertati, ha imposto alle attività del centro di rimuovere tavoli e sedie durante le giornate di venerdì, sabato e domenica. La motivazione? Fare spazio ai furgoni dello street food in occasione del Festival degli Influencer. Questa scelta, tuttavia, sta avendo un impatto negativo sulle attività che pagano regolarmente le tasse e contribuiscono alla vitalità economica della città.
Di fatto si è innescato un meccanismo di concorrenza sleale e, cosa ancor più grave, l’artefice di tutto questo è stata la realtà istituzionale cittadina che, in teoria, dovrebbe svolgere un ruolo di garanzia affinché tutti gli operatori del mercato possano competere ad armi pari. Quello che invece si vorrebbe attuare a Terni non è liberismo, ma una malsana anarchia con tratti, per giunta corporativistici, dato che vengono palesemente avvantaggiate delle categorie a discapito di altre. Per di più le attività locali, che operano tutto l’anno e versano migliaia di euro in tasse, si trovano ora a dover competere con i furgoni dello street food. Questi ultimi, pur essendo temporanei e non contribuendo in modo stabile all’economia locale, godono di privilegi che mettono in difficoltà i ristoratori e i bar del centro. Insomma, è difficile accettare che chi paga regolarmente le tasse debba subire una concorrenza sleale da parte di chi opera solo occasionalmente.
L’amministrazione cittadina, a sua discolpa, per voce del Vicesindaco ha dichiarato che la motivazione addotta per questo tipo di scelta è legata a motivi di sicurezza, tant’è che è stato lo stesso Questore di Terni ad aver dato indicazioni in tal senso.
Ora, senza voler apparire saccenti, pur convenendo sulle valutazioni fatte dalla questura, riteniamo che una soluzione equilibrata era a portata di mano. Se non altro bastava fare un semplice copia e incolla di quanto venne realizzato nella passata consiliatura. A tal proposito il nostro Coordinatore Provinciale, nonché ex assessore al commercio, Stefano Fatale, in occasione dei numerosi eventi di successo da lui organizzati, e ai quali parteciparono con soddisfazione anche gli operatori dello street food, adoperò un metodo semplice e di buon senso, ovverosia individuò spazi ben distinti dove collocare gli stand dello street food, in modo tale da non intralciare l’operato dei commercianti cittadini e in modo da evitare rischi per la sicurezza pubblica. Spazi presenti anche in aree centralissime della città.
Forza Italia vuole quindi richiamare l’attenzione su questa ingiustizia. Gli imprenditori locali, che sono la spina dorsale dell’economia del centro, meritano rispetto e protezione. Chiediamo al Comune di non celarsi dietro una foglia di fico e di prendersi le proprie responsabilità, rivedendo questa politica e garantendo quindi condizioni eque per tutte (ripetiamo: tutte) le attività commerciali. Solo così Terni potrà prosperare e mantenere la sua autenticità.