La montagna va difesa e protetta, non depredata. Il Movimento 5 Stelle ribadisce la propria vicinanza e solidarietà alle proteste degli agricoltori per l’emendamento alla legge 28 inserito nel Bilancio di Previsione 2024 con cui la giunta regionale ha aperto le porte alla circolazione di mezzi a motore su sentieri, mulattiere, tagliafuoco e piste forestali. Una proposta contro cui ci siamo battuti fortemente in consiglio regionale come Movimento 5 Stelle, esprimendo la nostra ferma contrarietà durante la votazione. Si tratta di un beneficio inaccettabile per una ristretta minoranza di fruitori della montagna che hanno già ampi spazi per portare avanti il proprio hobby. Tutto questo a discapito della tutela ambientale, del turismo sostenibile, della sicurezza e del lavoro di chi vive e lavora faticosamente in quelle zone.
Le montagne sono un patrimonio prezioso da preservare, non sono piste da cross né il parco giochi di pochi. Il passaggio di mezzi a motore potrebbe causare danni irreparabili al terreno, alla flora e alla fauna selvatica, con un impatto devastante sull’ecosistema montano, danneggiando anche le tartufaie, una risorsa preziosa per il territorio. Senza dimenticare il disagio e i potenziali danni per le imprese agricole che investono e lavorano duramente in queste aree. Impossibile immaginare controlli adeguati da parte delle autorità competenti a causa della vastità e diffusione della rete sentieristica, con il rischio di un proliferare incontrollato di abusi. Siamo con i lavoratori che oggi a Perugia hanno espresso le loro forti preoccupazioni per il loro lavoro e con le associazioni riunite in difesa della montagna, mentre la giunta Tesei pensa a trasformare i terreni delle aree rurali nel parco gioco di pochi.
Movimento 5 Stelle Umbria