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“A fronte di una crescita esponenziale dei reati, dei furti in abitazione e delle rapine, nonostante gli sforzi delle forze dell’ordine, il Viminale e il Dipartimento della pubblica sicurezza perseverano nel considerare Terni un posto dimenticato da Dio e dagli uomini, continuando a negare l’invio di nuovo personale in divisa a fronte di un calo generalizzato degli organici di polizia e carabinieri legato ai pensionamenti e all’elevata età media degli operatori”.

Così, in una nota, il segretario nazionale del sindacato di polizia Mosap Roberto Fioramonti.

“È tempo di affrontare la realtà – dice Fioramonti -, Terni viene sistematicamente dimenticata nella fase di assegnazione dei neo agenti e dei trasferimenti. Questo non solo compromette la sicurezza della nostra comunità, ma impedisce anche qualsiasi progressione di carriera interna e la possibilità di assegnare colleghi esterni alla provincia. Un danno per i cittadini, una fonte di stress per gli operatori. Non dobbiamo dimenticare che è alto il tasso di suicidi nelle forze dell’ordine a livello nazionale determinato anche da criticità nell’organizzazione del lavoro”.

“Dati recenti – continua il sindacalista del Mosap – mostrano che Terni, con una popolazione di 111.000 abitanti, non ha ricevuto alcuna assegnazione o trasferimento per quel che riguarda gli agenti di polizia appena formati, quelli del 223° corso. Allo stesso tempo, altre province italiane con simili numeri di abitanti e con minori problemi di sicurezza, beneficiano di notevoli assegnazioni e trasferimenti”.

“Inoltre – afferma ancora-  la proiezione per l’assegnazione del 33° Corso Sovrintendenti della Polizia di Stato evidenzia nuovamente una penalizzazione per la provincia di Terni. Una situazione intensificata dal fatto che almeno diciotto persone sono andate in pensione quest’anno a Terni, con altri importanti numeri previsti nel 2024. Tutto ciò mentre i reati non solo non diminuiscono, ma sono in alcune zone della città fuori controllo, almeno nella percezione dei cittadini”.

“Ci appelliamo – conclude Fioramonti – alle autorità competenti affinché riconsiderino la distribuzione delle risorse umane e supportino concretamente la sicurezza pubblica a Terni. Ci impegniamo a lavorare insieme alle istituzioni per cercare una soluzione. Ma è tempo di fatti e non più di parole”