Si è aperta lunedì 11 dicembre a Perugia presso la sede di Confagricoltura Umbria la trattativa per il rinnovo dei contratti provinciali di Perugia e Terni degli Operai Agricoli e Florovivaisti, in scadenza il 31 dicembre 2023. A darne notizia sono i segretari regionali Fai, Flai e Uila Simone Dezi, Luca Turcheria e Daniele Marcaccioli. Soddisfazione espressa dai tre segretari per una prima giornata di confronto e per la disponibilità delle parti datoriali Confagricoltura, Coldiretti e Cia di entrare subito nel merito del rinnovo dei contratti dal mese prossimo.
“Nel presentare la piattaforma unitaria – sottolineano Dezi, Turcheria e Marcaccioli – abbiamo voluto evidenziare, quanto sia importante, per la nostra regione il settore agricolo sia in termini di occupazionali sia di fatturato. Nonostante le varie difficoltà dal fidelizzare la manodopera, ricordiamo che il 25% cambia lavoro ogni anno, gli evidenti effetti dei cambiamenti climatici, il settore ha dimostrato di essere in salute e resiliente a qualsiasi evento e con ulteriori potenzialità di crescita.”
Il nuovo contratto sarà fondamentale per dare risposte adeguate alle lavoratrici e ai lavoratori, sia sul piano economico che normativo, con l’obiettivo di governare i cambiamenti in corso, soprattutto in termini di trasparenza e legalità del lavoro, consolidando e ampliando il ruolo degli Enti Bilaterali, che dovranno necessariamente essere il centro di ogni azione di prevenzione alla sicurezza, legalità degli appalti e incontro domanda ed offerta di lavoro. Tra le richieste c’è l’aumento contrattuale del 9,5 per cento che, su una retribuzione media di 12 euro, potrebbe portare la cifra fino a 13.50. In regione gli occupati nel settore sono circa 14 mila, di cui 12 mila a tempo determinato: lavoratori che si aspettano un riconoscimento adeguato del loro lavoro, dal punto di vista economico e normativo.
“Vogliamo con questo rinnovo – proseguono i sindacalisti – porre le basi per avvicinare i giovani al settore strutturando convenzioni con gli istituti tecnici ed agrari superiori e con le università andando ad istituire corsi ad-hoc che prevedano il lavoro agricolo del futuro contemplando la visione strategica delle imprese verso le nuove professionalità di cui questo settore avrà certamente bisogno per restare al passo con i tempi e la concorrenza, abbinando la tecnologia all’agricoltura”. “Dobbiamo strutturare un “agorà” fra domanda ed offerta di lavoro. Incentivare le imprese ad incrementare le giornate di lavoro evitando la perdita di manodopera fidelizzando i lavoratori al settore agricolo. Anche l’integrazione e l’inclusione sono i motivi nobili che si possono leggere fra le righe delle proposte questo rinnovo contrattuale. Auspichiamo – concludono FAI, FLAI e UILA Umbria – che il rinnovo dei Cpl di Perugia e Terni rafforzi le tutele e diritti, salvaguardando il potere di acquisto delle retribuzioni delle lavoratrici e dei lavoratori di questo settore primario per la nostra regione”.