“In Ast l’adesione del personale, con sostanziale uniformità fra primo e secondo turno di lavoro, è stata intorno all’80%. In termini di produzione, il 90% degli impianti è fermo e nell’area a caldo ne contiamo solo uno su dodici che sta marciando.
Lo sciopero per i lavoratori dell’indotto ha raggiunto invece una percentuale di circa il 70%. In un’altra grande industria di Terni, la Faurecia, l’adesione è stata dell’85%”: lo ha riferito il segretario della Fiom Cgil di Terni, Alessandro Rampiconi, nel tracciare il bilancio dello sciopero generale indetto da Cgil e Uil per contestare le azioni e i programmi del governo Meloni.
“A primo impatto – ha aggiunto il segretario generale della Camera del lavoro ternana, Claudio Cipolla, che ha partecipato alla manifestazione regionale di Perugia – lo sciopero è andato molto bene anche a Terni e nel territorio. Questa mattina, come Cgil, eravano in 350 a Perugia, con cinque pullman pieni giunti da Terni, Narni/Amelia e Orvieto, oltre a diverse auto private. Abbiamo contato numerose adesioni dagli ambiti della sanità, della scuola, dei trasporti. Il primo bilancio è sicuramente importante e il messaggio al governo è partito chiaro anche dal nostro territorio”. (ANSA)