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È stato respinto dal Tribunale di Spoleto il ricorso presentato dal sindaco di Norcia, Nicola Alemanno, contro la sospensione dall’incarico per effetto della legge Severino a seguito della condanna a un anno e 10 mesi per falso.

Condanna maturata dopo l’inchiesta aperta dalla Procura spoletina per la realizzazione della sede temporanea della Pro loco, nei mesi successivi al sisma 2016.

La sentenza del Tribunale arriva all’indomani delle motivazioni con cui i giudici avevano condannato il sindaco e dopo oltre due mesi dal ricorso d’urgenza che era stato presentato da Alemanno, attraverso l’avvocato Massimo Marcucci.

“In ogni aula di tribunale compare la scritta in cui si dice che la legge è uguale per tutti, ma la giustizia sembra non esserlo anche se la legge e le sentenze vanno sempre rispettate”, commenta all’ANSA lo stesso Alemanno, che ora spera nell’iter parlamentare che possa portare alla cancellazione del reato di abuso d’ufficio e ovviamente nel ricorso in Appello.

Il sindaco adesso sospeso, oltre a ricordare che per i medesimi reati è stato assolto nell’inchiesta avviata per la costruzione del PalaBoeri, tiene a evidenziare un passaggio delle motivazioni con cui i giudici lo hanno condannato per la sede della Pro loco: “Si legge – dice Alemanno – che vengono concesse le attenuanti generiche per il regime emergenziale in cui i reati sarebbero stati commessi e ‘che ho agito per interesse pubblico e non per fini privati'”. (ANSA)