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Le scrivo questa lettera per manifestarLe, di nuovo, la preoccupazione sullo stato in cui versano i servizi ospedalieri della Città di Spoleto”.

Inizia così la lettera che il sindaco Andrea Sisti ha inviato giovedì 27 luglio alla Presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei, con l’obiettivo di trovare una soluzione definitiva alle numerose criticità ad oggi ancora riscontrabili all’Ospedale di Spoleto.

A fronte della necessaria integrazione con l’ospedale di Foligno, all’inizio del mio mandato è stato elaborato un documento condiviso da tutte le forze politiche della città in cui venivano riassunte le peculiarità e i servizi del San Matteo degli Infermi; fino ad ora quel documento non ha trovato alcuna applicazione”, così come è rimasta lettera morta la Delibera della Giunta Regionale n. 1182 dell’11 novembre 2022, ossia il documento programmatorio di integrazione funzionale dei presidi ospedalieri San Giovanni Battista di Foligno e San Matteo degli Infermi di Spoleto.

In ultimo, è rimasto disatteso il suo impegno, molto apprezzato nel corso del consiglio comunale aperto sulla sanità del 12 gennaio scorso […] in cui, dopo le scuse per il ritardo su questi servizi, si promettevano risposte in pochi giorni sulle reali criticità di cardiologia e pediatria. Purtroppo, se possibile, la situazione è ulteriormente peggiorata da gennaio 2023”.

Auspichiamo – continua il sindaco Sisti nella lettera inviata alla Presidente Tesei – che il concorso per cardiologi scaduto il 24 luglio, che ha visto la partecipazione di 24 professionisti, possa colmare il vuoto ormai assordante del reparto di chirurgia H24 e del pronto soccorso del nosocomio spoletino. Come ho più volte dichiarato, il Comune di Spoleto metterà a disposizione alloggi a costo calmierato per favorire la permanenza dei cardiologi che verranno assunti a tempo indeterminato. E ancora, niente è stato fatto sulla pediatria, tantomeno sul punto nascita”.

A questo punto il sindaco menziona l’esperienza del presidio ospedaliero di Sulmona dove “è stato mantenuto sia il Dea di primo livello che il punto nascita, per il quale sarà attivato un progetto sperimentale (da sottoporre alla valutazione del Comitato Percorso Nascita Nazionale). Tutto ciò grazie all’applicazione dell’art. 17bis del DL 189/2016 e attraverso il Tavolo DM70 del Ministero della Salute che ha approvato il piano di reingegnerizzazione della rete ospedaliera abruzzese”.

Il sindaco ribadisce poi quali sono gli elementi considerati indispensabili di un progetto sanitario credibile per il San Matteo degli Infermi: essere sede di DEA di I livello, configurato con tutti i servizi necessari per legge; avere un servizio di cardiologia h 24 con una degenza di 6 posti letto, un punto nascita con progetto sperimentale a supporto dell’area cratere, un servizio di Pediatria h 24 con OBI pediatrico, lavori di ristrutturazione del Pronto Soccorso; realizzazione di 6 posti di terapia semi-intensiva e l’implementazione dei servizi della chirurgia, in particolare della chirurgia robotica, con creazione di una scuola di formazione universitaria.

In ultimo, nel porre l’accento sull’encomiabile lavoro svolto dal personale in servizio nell’Ospedale di Spoleto “che ogni giorno si prodiga per assicurare i servizi ai cittadini senza far pesare le molte carenze segnalate”, il sindaco Sisti chiude così la lettera “Su questi temi è mio obbligo richiamare la Sua attenzione in merito alle proprie responsabilità affinché da un Ospedale chiuso per COVID si traguardi ad un futuro di eccellenza”.