Nel corso degli ordinari servizi di controllo del territorio nei pressi della stazione di Fontivegge, gli agenti della Polizia di Stato di Perugia hanno arrestato per resistenza e lesioni a Pubblico Ufficiale un cittadino nigeriano, classe 1999, con numerosi precedenti di polizia, irregolare sul territorio nazionale.
Durante l’attività, infatti, gli operatori hanno avvicinato il 23enne – notato per il suo atteggiamento sospetto – che, alla vista dei poliziotti ha accelerato il passo tentando di eludere il controllo.
Fermato dagli agenti, alla richiesta di esibire i documenti, il giovane si è rifiutato, continuando a mantenere un atteggiamento oppositivo, minacciando gli operatori, divincolandosi e spintonandoli.
Nonostante i tentativi di riportarlo alla calma e di contenerlo in sicurezza, il ragazzo ha continuato con la propria condotta violenta, mordendo uno degli operatori al braccio e ingaggiando una colluttazione che faceva cadere entrambi a terra.
Con non poche difficoltà, mediante l’utilizzo del capsicum e degli strumenti in dotazione, gli agenti sono quindi riusciti a contenerlo e a farlo salire sulla Volante.
Accompagnato in Questura, l’uomo – che anche durante il tragitto si era dimenato colpendo con dei calci la cellula di sicurezza dell’auto di servizio – ha proseguito con la propria condotta aggressiva danneggiando la Volante e urlando contro gli operatori.
Dopo averlo fatto visitare dai sanitari del 118 – nel frattempo intervenuti –, l’uomo è stato sottoposto a perquisizione con esito positivo; infatti, tra gli indumenti gli agenti hanno rinvenuto un involucro in cellophane contenente della sostanza stupefacente, poi risultata essere eroina.
Al termine delle attività è stato arrestato per il reato di resistenza e lesioni a Pubblico Ufficiale, e deferito all’Autorità Giudiziaria per i reati di danneggiamento aggravato, rifiuto di fornire le proprie generalità e inottemperanza all’ordine del Questore di lasciare il territorio nazionale.
Su disposizione del Pubblico Ministero, è stato trattenuto presso le celle di sicurezza della Questura in attesa del procedimento per direttissima, nell’ambito del quale il GIP ha convalidato l’arresto, applicando la misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria.