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Gli agenti della Polizia di Stato di Perugia hanno arrestato in flagranza una cittadina italiana responsabile della violazione del divieto di avvicinamento alla madre.

Tutto è nato da una segnalazione della donna che, mentre si trovava all’interno del proprio appartamento, aveva sentito suonare insistentemente al campanello. Constatato che si trattava della figlia – gravata dalla misura cautelare del divieto di avvicinamento – aveva evitato di rispondere. Questo però non era bastato a farla desistere e, per questo motivo, aveva deciso di chiedere aiuto alla Polizia di Stato.

Gli agenti, giunti sul posto, hanno trovato la ragazza ancora sul posto, in palese stato di alterazione dovuto all’abuso di sostanze alcoliche.

Dopo averla identificata come una cittadina italiana – classe 1986, con precedenti di polizia – gli operatori hanno effettuato alcuni approfondimenti constatando che la 37enne non poteva trovarsi lì, essendo gravata da uno specifico divieto di avvicinamento all’abitazione e ad ogni altro luogo frequentato dalla madre, con l’ulteriore obbligo di mantenersi ad una distanza di almeno 500 metri da quest’ultima.

Per questo motivo, in applicazione della norma prevista dall’art. 387 bis del Codice penale, i poliziotti hanno immediatamente provveduto all’arresto in flagranza della donna. Su disposizione del Pubblico Ministero è stata trattenuta presso le celle di sicurezza della Questura in attesa del rito direttissimo – tenutosi nella mattinata odierna – nell’ambito del quale il G.I.P. ha convalidato l’arresto.