Ancora una truffa ai danni di un’anziana donna residente a Terni, nella zona di Cardeto. La tecnica utilizzata è quella ormai nota del “sedicente carabiniere”.

I malviventi, infatti, spacciandosi per appartenenti all’Arma, hanno avvisato telefonicamente la vittima che il figlio aveva causato un grave incidente stradale, chiedendole un’ingente somma di denaro, quale fantomatico risarcimento alla persona investita ricoverata in ospedale e per evitare che il figlio finisse in carcere. Tale somma sarebbe stata ritirata direttamente al domicilio della vittima, di lì a poco, da un altro sedicente militare. Puntualmente, pochi istanti dopo la chiamata, un uomo 30 anni si è presentato a casa dell’anziana facendosi consegnare 750 euro e vari monili in oro, praticamente tutto ciò che si trovava nella sua disponibilità.

Ma questa volta la fuga è stata breve perché appena aperta la porta dell’abitazione per allontanarsi con il bottino, l’uomo si è imbattuto nei veri carabinieri della compagnia di Terni che lo hanno arrestato in flagranza di reato per truffa aggravata, insieme a al complice che attendeva all’esterno dell’abitazione.

L’operazione è stata resa possibile a seguito dei numerosi servizi coordinati in diverse zone della città in orario mattutino, con militari in abiti civili ed altri in uniforme proprio per contrastare questi reati.

Il magistrato di turno della locale procura, avvisato dagli inquirenti dei fatti accaduti, ha disposto la temporanea custodia degli arrestati presso le camere di sicurezza del comando provinciale di Terni, in attesa del rito direttissimo.

Sono in corso ulteriori accertamenti volti all’identificazione di eventuali altri complici dei fermati protagonisti – riferisce l’Arma – nel recente passato, di analoghi reati compiuti in tutta la penisola.