Gli agenti della Polizia di Stato del Commissariato di Città di Castello, a seguito chiamata al Numero Unico di Emergenza, sono intervenuti presso un esercizio commerciale per una violenta lite tra il titolare e una coppia residente in un appartamento situato al piano superiore.

Gli operatori, giunti sul posto, hanno preso contatto con le parti che, una volta identificate, sono state sentite in merito all’accaduto per ricostruire la dinamica dei fatti.

Dal racconto delle persone coinvolte, che hanno fornito versioni discordanti circa le ragioni della contesa e chi l’avesse iniziata, è emerso che i protagonisti della vicenda, già in lite da diverso tempo per motivi di vicinato, erano di nuovo venuti in contrasto.

Sentito il richiedente – un cittadino italiano, classe 1971 – ha spiegato di essere stato aggredito dalla vicina di casa – una cittadina tunisina, classe 1979 – che, dopo aver suonato alla porta del negozio, lo aveva aggredito verbalmente accusandolo di provocare – con le attrezzature da lavoro – dei rumori che le impedivano di dormire. La lite era poi degenerata e la donna, dopo averlo insultato e minacciato, lo aveva colpito con una borsa, trattenendosi nel locale contro la sua volontà.

Solo dopo alcuni tentativi, con fatica, era riuscita ad allontanarla. Questo non era bastato a far cessare la lite. Poco dopo, infatti, era sopraggiunto il marito della donna che aveva continuato a bussare violentemente alla porta dell’esercizio e a minacciare il 52enne.

Gli agenti hanno quindi sentito la 44enne che ha dichiarato di essersi lamentata con il titolare di un negozio vicino per alcuni rumori che le impedivano di dormire. La donna ha poi raccontato che il 52enne, dopo aver negato ogni responsabilità, le aveva dato un calcio, facendola cadere a terra e provocandole delle lesioni.

Sul posto era poi sopraggiunta un’ambulanza che le aveva prestato i primi soccorsi.

Dopo aver acquisito le rispettive querele e aver effettuato gli accertamenti del caso, gli agenti hanno deferito all’Autorità Giudiziaria il 52enne per il reato di lesioni personali. La coppia, invece, è stata denunciata per i reati di lesioni personali, violenza privata, atti persecutori e minacce in concorso.