La presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei, ha chiesto ai vertici regionali della Sanità di “attivare tutte le forme di indagine interna previste dalla legge” in merito alla morte per infarto di una persona all’ospedale di Spoleto, la scorsa settimana.

Questo – ha spiegato la presidente – “al fine di ricostruire celermente quanto accaduto ed individuare eventuali responsabilità e, nel caso di accertate inadempienze, adottare immediatamente i provvedimenti conseguenti”.

L’episodio sarebbe avvenuto nei giorni scorsi. La notizia è stata pubblicata oggi dal Messaggero Umbria.

Secondo quanto ricostruisce il Messaggero, il paziente, un uomo di circa 70 anni, si è recato al pronto soccorso dell’ospedale di Spoleto accusando dolori al torace.

Il personale sanitario ha svolto accertamenti, stabilendo che il paziente aveva un infarto in corso, il cosiddetto “infarto non stemi”, un quadro meno grave ma che richiede comunque tempestività e un percorso ben preciso, in cui è ovviamente centrale la figura del cardiologo. Il fatto – si legge nell’articolo – è accaduto nelle ore serali/notturne, quando a Spoleto non c’è il cardiologo.

Per questo motivo il pronto soccorso del San Matteo degli Infermi di Spoleto si è attivato per trasferire il paziente a Foligno. Un trasferimento che però non c’è mai stato, perché trattandosi del quadro meno grave ed essendo il San Giovanni Battista oberato di lavoro, il paziente non sarebbe stato preso in carico nel nosocomio folignate. Poche ore dopo il paziente è deceduto.

 

Usl, visitato dal cardiologo l’uomo morto in ospedale a Spoleto. Avviata un’indagine interna

Fu preso in carico dal cardiologo presente fino alle ore 22 il settantenne morto per infarto all’ospedale di Spoleto e gli esami a cui fu sottoposto diedero esito negativo.

Lo specifica la direzione della Usl Umbria 2, comunicando di aver attivato un’indagine interna per verificare quanto accaduto il 23 febbraio scorso nella struttura spoletina.

Al momento – riferisce la stessa Usl – non vi è stato alcun interessamento della magistratura da parte dei familiari.

Da una prima sommaria indagine, “il paziente è giunto al pronto soccorso di Spoleto per riferito dolore toracico/epigastrico da quattro giorni. Il personale del 118 sin dal primo momento sull’ambulanza ha praticato un primo elettrocardiogramma che non ha diagnosticato alcun infarto in atto e, durante la permanenza, l’uomo è stato preso in carico dal cardiologo presente a Spoleto fino alle ore 22, che ha effettuato tutti gli esami di rito, negativi”.

Il paziente, spiega ancora la Usl, è stato monitorato e sono stati consultati sia i cardiologi di Foligno sia la Utic dell’azienda ospedaliera di Terni in seguito ad aumento “aspecifico” della troponina, i quali, valutando l’elettrocardiogramma, “hanno stabilito che non vi era indicazione a ricovero urgente presso un reparto specialistico”.

 

“Senza cardiologia h24 non esiste ospedale, tanto meno il Terzo Polo”. Nota dopo l’episodio di Spoleto, il M5S annuncia interrogazione in consiglio regionale

A Spoleto un uomo di 70 è morto dopo essere arrivato con un infarto all’ospedale perchè non c’era disponibile il cardiologo, nonostante il San Matteo degli infermi sia almeno sulla carta un Dea di Primo livello. Quanto accaduto è semplicemente inqualificabile. Non entriamo ovviamente nel merito di questioni mediche, ma è evidente che senza una guardia cardiologica h24 non può esistere alcun ospedale. Che se ne dica, senza cardiologo h24 non esiste Terzo Polo, non esiste la garanzia di una salute come fondamentale diritto per i cittadini del territorio. E questo episodio lo testimonia. Non ci fidiamo della visione della Regione sulla sanità in Umbria, sempre più devastata e disastrata. Ma ci siamo detti disponibili a un confronto sul tema del Terzo Polo ospedaliero, consapevoli che per mantenere aperti i nostri nosocomi serve creare sinergia con Foligno e la Valnerina. Sul diritto alla salute dei cittadini il MoVimento 5 Stelle non arretrerà di un millimetro. Regione ed Asl non hanno più scuse: rimanere senza cardiologia h24 è semplicemente inaccettabile. Il tempo delle attese e dei “faremo” è scaduto. Su quanto accaduto il consigliere regionale Thomas De Luca presenterà un’interrogazione nella prossima seduta del consiglio regionale.

Emma Pavanelli deputata alla Camera M5S
Thomas De Luca consigliere regionale M5S Umbria
Agnese Protasi assessora Comune di Spoleto
Samuele Bonanni capogruppo M5S Spoleto
Enrico Morganti consigliere M5S Spoleto

 

Atto tardivo della Regione l’avvio dell’indagine interna su decesso Spoleto” Nota di Simona Meloni, capogruppo regionale del Partito democratico

“Apprendiamo con profonda preoccupazione la notizia del decesso dell’uomo rimpallato tra Foligno e Spoleto per la mancanza dello specialista. Constatiamo anche che la presidente della Regione, Donatella Tesei, abbia chiesto ai vertici regionali di attivare tutte le forme di indagine interna previste dalla legge, al fine di ricostruire celermente quanto accaduto e individuare eventuali responsabilità. Quello che ci amareggia è però che l’intervento della Regione arrivi sempre dopo un’emergenza”. Così la capogruppo del Partito democratico, Simona Meloni (Pd), che aggiunge come si sia in presenza di un “secondo evento simile, dopo pochi giorni. Era circa un mese fa quando una signora di Piegaro, è stata fatta scendere dall’ambulanza in un’area di servizio, dopo che le era stato tolto l’ago dal braccio e collarino. In quest’ultimo caso, l’assessore Coletto ci rispose che tutto si era svolto secondo regola e che avrebbero ricercato eventuali responsabilità. Anche oggi, per la seconda volta in poco tempo, ci troviamo ancora a chiedere approfondimenti a posteriori rispetto ad eventi tragici. È il momento di un cambio di passo, perché situazioni di questo tipo non sono più tollerabili”.

 

Morto d’infarto a Spoleto: “Vicenda kafkiana che rivela lo svuotamento della sanità umbra. Negato il diritto alla salute” Dichiarazione di Elisabetta Piccolotti – Deputata per Alleanza Verdi e Sinistra

“Un cortocircuito di burocrazia, carenza di personale e di presidi territoriali hanno portato alla morte del settantenne colpito da infarto all’ospedale di Spoleto. Una vicenda kafkiana che rivela in tutta la sua drammaticità lo svuotamento della sanità umbra, privata negli anni di risorse, strutture e professionalità. Mentre la Presidente Tesei passa da anni il suo tempo a recitare il mantra del ‘va tutto bene’, convincendo ormai soltanto se stessa, gli umbri continuano a soffrire e veder negato il diritto alla salute. Invertire la rotta e farlo subito, ne va della vita e della morte di cittadine e cittadini”.

 

Nuovo lutto in un ospedale a causa dell’assenza di personale e strumentazioni adeguate” Nota di Bori (Pd): “Più di 60mila cittadini senza cardiologia h24”

“Dopo i tragici fatti di Orvieto di poche settimane fa, oggi, ci troviamo di fronte a un nuovo lutto da piangere, avvenuto in un ospedale a causa dell’assenza di personale, strutture e strumentazioni adeguate e necessarie. Ciò dimostra quanto una sanità svuotata delle proprie funzioni più importanti, possa arrivare a compromettere non solo la salute, ma anche la sopravvivenza dei cittadini. Specie in casi di emergenza e urgenza, in particolare cardiologica, che è notoriamente tempo dipendente”: così il consigliere regionale Tommaso Bori (Pd-vicepresidente Commissione sanità) sulla notizia della morte per infarto di una persona che si era rivolta all’ospedale di Spoleto.

“La Giunta Tesei – afferma Bori – è chiamata a garantire a tutti i cittadini il diritto alla salute, non a negarlo. I servizi pubblici vanno dunque potenziati, non tagliati. Non è accettabile che oltre 60 mila cittadini vengano lasciati senza cardiologia h24. Anche alla luce di questi fatti e tenendo bene a mente le dichiarazioni della Procuratrice regionale della Corte dei Conti, occorre una riflessione profonda sullo stato della sanità pubblica in Umbria targata Tesei e Coletto. Occorre intervenire urgentemente e seriamente, non basta chiedere tardivi approfondimenti a posteriori rispetto ad eventi tragici come quelli a cui stiamo giornalmente assistendo”.