Stati, organizzazioni sovranazionali e imprese si stanno orientando sempre più verso politiche di transizione ecologica ed energetica. Ma per attuarle sui territori, gestendo quindi le importanti risorse che negli ultimi anni stanno venendo messe a disposizione in quest’ottica, tra cui quelle del Pnrr, servono le competenze più disparate. È per questo motivo che l’Ordine dei commercialisti di Terni e Arpa (Agenzia regionale per la protezione ambientale) Umbria hanno sottoscritto un apposito protocollo di collaborazione volto, appunto, a uno scambio di competenze sulle rispettive materie tra i professionisti ternani e i tecnici ambientali di Arpa. Il tutto da svilupparsi tramite la Scuola di alta formazione ambientale (Safa) istituita nel 2020 nell’ambito di Arpa Umbria. Un’istituzione che ha come mission, appunto, quella di progettare e realizzare iniziative formative coordinate sul tema dell’ambiente sotto il profilo tecnico, scientifico e giuridico.

A sottoscrivere l’accordo per il perseguimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile, nella sede ternana di Arpa Umbria, sono stati Carmelo Campagna, presidente dell’Ordine dei commercialisti di Terni, e Luca Proietti direttore generale dell’agenzia. “L’obiettivo di questa intesa – ha spiegato Campagna – è anche quello di avvicinare le imprese, proprio attraverso noi professionisti, alle tematiche ambientali e alle opportunità a esse collegate. Temi noti, ma che poi necessitano di essere sviluppati nel concreto. È un metodo pratico per mettere in connessione istituzioni pubbliche e imprese, riuscendo così ad attuare sul territorio normative fondamentali che ci seguiranno per i prossimi anni”.

“Intendiamo mettere in rete e a disposizione del territorio tutte le nostre competenze – ha aggiunto Proietti –. L’accordo va in questo senso: stabilire una rete di interrelazioni e di condivisione delle competenze e delle culture. In questo caso, parliamo di cultura ambientale per quello che può dare Arpa, e di conoscenze economiche, finanziarie, tributarie, societarie e amministrative per quello che è il campo dei commercialisti. Sembrano due materie completamente distinte, ma questo accordo consente alla piccola Umbria di lavorare sinergicamente per quella che è l’agenda attuale: la transizione ecologica ed energetica. Questa si porta avanti, infatti, con la gestione delle risorse, con l’economia, con i soldi. Quindi anche grazie al lavoro dei commercialisti. È bene, quindi, che anche il commercialista e chi si occupa di materie economiche e finanziarie abbia una piena consapevolezza di cosa vuol dire la transizione energetica”.