E’ accusato di avere pubblicato tramite il proprio account social delle frasi ritenute particolarmente “offensive e minacciose” rivolte alla Presidente del Consiglio dei Ministri Giorgia Meloni un quarantacinquenne italiano residente a Perugia nei confronti del quale la digos della questura del capoluogo umbro e personale del Centro di sicurezza cibernetica della polizia postale hanno eseguito una perquisizione personale, domiciliare ed informatica.

La Procura ha ipotizzato nei suoi confronti i reati di oltraggio e minaccia nei confronti della premier, denunciandolo a piede libero.

L’uomo – in base alla ricostruzione accusatoria – aveva condiviso fra l’altro sulla propria “bacheca” il post di un’altra persona che, a seguito dell’intendimento manifestato dal Governo di modificare la normativa sul reddito di cittadinanza, aveva minacciato di morte la presidente del Consiglio e la figlia.

La Procura, guidata da Raffaele Cantone, ha spiegato in una nota che il fatto è emerso grazie al monitoraggio condotto sul web da personale specializzato della polizia postale di Perugia e dalla digos. E’ seguita l’immediata identificazione del titolare dell’account, risultato già noto agli inquirenti per avere anche in passato pubblicato post minacciosi contro esponenti politici.

A seguito della perquisizione sono stati rilevati anche altri messaggi ritenuti minatori nei confronti di altri parlamentari. “Frasi dall’inequivoco contenuto minatorio” si legge ancora nel comunicato.

I dispositivi informatici sono stati sequestrati in attesa di sottoporli a più approfonditi accertamenti.