Il progetto finanziato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Terni e Narni e prodotto dal Gruppo Grotte “Pipistrelli” di Terni e dal Club Alpino Italiano Sezione di Terni “Stefano Zavka” muove dall’esplorazione portata avanti nel territorio fluviale ternano compreso tra il ponte di Santa Maria Maddalena e il ponte di Cervara.

Le esplorazioni nascono dall’analisi dell’opera del 1935: “Le acque pubbliche, gli acquedotti di derivazione e le utilizzazioni idrauliche del territorio di Terni” dell’ingegnere Guido Bergui. Nella mappa allegata, il Bergui citava la presenza di “ruderi di tratti d’antichissima galleria d’un canale scomparso” di origine riconducibile all’epoca romana . Il Gruppo Grotte ha quindi ampliato notevolmente la conoscenza dell’area, individuando altri quattro tratti dell’antico canale, numerose grotte scavate a mano ed utilizzate come rifugi antiaerei durante la Seconda Guerra Mondiale e il ponte regolatore del Canale Nerino.

Al fine di aprire nuove luci sul passato di questa zona così ricca di storia archeologica e industriale, il progetto, a seguito di un’indagine archeologica e alla ricerca di fonti orali e documentali, ha portato alla realizzazione di una mappa dell’area ed alla realizzazione di un documentario video di cui vi possiamo mostrare il trailer.

Redazione Galileo ^[1]