La Polizia di Stato di Perugia ha emesso un provvedimento di DASPO nei confronti di un cittadino italiano – classe 1989 – che lo scorso 1° ottobre, prima dell’inizio della partita di calcio Perugia – Pisa valevole per il campionato di serie B, si era reso protagonista di una lite con alcuni componenti della tifoseria ospite per motivi di viabilità stradale.

Il ragazzo, mentre si recava allo Stadio “Renato Curi” di Perugia, giunto nei pressi della Rotonda “Genocidio degli Armeni”, aveva avuto un litigio con alcuni tifosi ospiti che – in pieno traffico – si erano rifiutati di far passare la sua auto. Si era generata una discussione che aveva portato il giovane a scendere dall’auto. Nel frattempo, dopo aver notato la presenza degli operatori delle Forze dell’Ordine, era risalito sul veicolo facendo perdere le sue tracce. Agli operatori della Polizia Locale non erano però sfuggiti alcuni segni distintivi inequivocabili circa l’appartenenza dei veicoli ad alcuni membri delle due squadre contendenti.

Grazie al lavoro congiunto degli agenti della Polizia Scientifica, della Digos e della Polizia Locale e al prezioso ausilio delle immagini riprese dal sistema di videosorveglianza è stato poi possibile identificare i protagonisti della vicenda.

Al termine delle attività di rito, la gravità della condotta tenuta e il pericolo per l’ordine e la sicurezza pubblica hanno indotto il Questore di Perugia a emettere un DASPO nei confronti del giovane.

Il provvedimento vieterà al 33enne l’accesso – su tutto il territorio nazionale – ai luoghi in cui si svolgono le manifestazioni sportive di calcio, di Coppa Italia, di coppe internazionali, di campionato e le amichevoli delle squadre di calcio militanti in campionati nazionali professionistici e dilettantistici iscritte alla F.I.G.C. per la durata di 1 anno e sei mesi

Al ragazzo sarà, altresì, interdetto – a partire da due ore prima e sino a due ore dopo la conclusione della manifestazione sportiva – l’accesso e lo stazionamento in un’area ricompresa in 400 metri di distanza dai luoghi antistanti lo stadio, le stazioni ferroviarie interessate dall’arrivo o dalla partenza dei tifosi, i parcheggi pubblici serventi gli impianti sportivi, i luoghi di allenamento e i ritiri delle squadre di calcio.

L’eventuale violazione del divieto potrà essere punita con la pena di reclusione da uno a tre anni e con la multa da 10mila a 40mila euro.