Una piazza piena di cittadini ha fatto da scenario alla manifestazione regionale “Vogliamo la sanità pubblica e universale” voluta da Cgil e Uil dell’Umbria, alla quale hanno aderito i sindacati del settore sanitario (Fp Cgil, Uil Fpl, Fials e Nursind), per difendere quello che le organizzazioni sindacali e i vari interventi hanno definito un “vero e proprio smantellamento di un sistema sanitario che è stato e può ancora essere un esempio di eccellenza”.

“Non permetteremo di cancellare con un colpo di spugna un patrimonio che ci è stato consegnato” il grido lanciato da medici, infermieri, lavoratori, studenti e pensionati, saliti anche sul palco di piazza IV Novembre a Perugia, che si sono ritrovati insieme “per difendere e rilanciare la sanità pubblica in Umbria, per chiedere assunzioni stabili subito, per abbattere le liste d’attesa, per rafforzare la salute sul territorio e dire basta alle barelle nei corridoi”.

Il comizio è stato aperto da Vincenzo Sgalla e Maurizio Molinari, segretari generali di Cgil e Uil dell’Umbria. Le adesioni sono pervenute da tutta la regione, con una decina di pullman che hanno raggiunto il capoluogo. Presenti anche alcuni sindaci umbri.

 

MANIFESTAZIONE SANITÀ, VERINI: “LA REGIONE ASCOLTI QUESTA PIAZZA E CAMBI RADICALMENTE LINEA”

“La manifestazione dei sindacati a difesa della sanità pubblica è stata importante, perché ha messo al centro la salute dei cittadini, che deve essere un diritto. Oggi in Umbria questo diritto non è garantito. Questo soprattutto a causa di scelte e di non scelte da parte alla Regione che sono il frutto da un lato di profonda di inadeguatezza di governo e dall’altro di volontà”.

Così il Senatore umbro del PD Walter Verini.

“Ciò – aggiunge – vuol dire quotidiano deperimento di ospedali e servizi territoriali; allungamenti a dismisura delle liste d’attesa; chiusura di troppi reparti; mancanza ormai cronica di personale sanitario; tagli di spesa. A guadagnarci è la sanità privata. I sindacati hanno dato voce alle aspettative dei cittadini. In piazza – sostiene Verini – abbiamo ascoltato non solo proteste, ma anche proposte serie e ragionevoli. La Regione non può continuare così. Deve ascoltare questa piazza e cambiare radicalmente linea”.