Anche in Umbria “nel giro di qualche giorno” i cittadini che rientrano nella fascia individuata dal Ministero della Salute potranno prenotare la seconda dose booster del vaccino contro il Covid. Lo ha annunciato l’assessore regionale alla Sanità Luca Coletto a seguito dell’aggiornamento delle indicazioni sulla somministrazione.

La seconda dose di richiamo con vaccino a mRNA bivalente – viene spiegato in una nota – potrà essere somministrata alle persone con di oltre 80 anni, agli ospiti delle strutture residenziali per anziani e agli ultrasessantenni con fragilità motivata da patologie concomitanti e preesistenti e che hanno già ricevuto una seconda dose di richiamo con vaccino a mRNA monovalente.

Questo una volta trascorsi almeno 120 giorni dalla stessa o dall’ultima infezione da Covid.

Su richiesta dell’interessato, anche tutti gli altri soggetti ultrasessantenni che hanno già ricevuto un secondo richiamo con vaccino a mRNA monovalente, potranno comunque vaccinarsi con un’ulteriore dose bivalente, una volta trascorsi almeno 120 giorni dal secondo richiamo o dall’ultima infezione (in base alla data del test diagnostico positivo).

Coletto ha inoltre ricordato, che accanto alla vaccinazione “va incentivata, laddove possibile, la prescrizione dei farmaci antivirali che in tutta Italia e non solo nella nostra regione, sono ancora poco utilizzati”.

Proprio oggi, la Direzione Salute della Regione ha organizzato un webinar di aggiornamento sull’andamento dell’epidemia con i medici di medicina generale, con un focus a cura della professoressa Daniela Francisci, proprio su questi medicinali che possono ridurre di molto le complicanze. “Gli antivirali – ha sottolineato l’assessore – hanno avuto il via libera dall’Aifa ormai da tempo, però le dosi utilizzate sono ancora veramente poche. I medici di medicina generale possono prescrivere il Paxlovid entro cinque giorni dall’insorgenza dei sintomi ed è indicato per gli adulti che non necessitano di ossigenoterapia che però potrebbero per particolari condizioni, sviluppare un’infezione grave. Ovviamente la valutazione del medico per la prescrizione è fondamentale. Ecco perché è utile un confronto su queste tematiche”.