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CACCIA, APERTURA RINVIATA IN UMBRIA, BETTARELLI: “GIUNTA RESPONSABILE”

Posted By Redazione Galileo On 8 settembre 2022 @ 18:24 In Cronaca

“Dopo il disastro combinato sulla preapertura della caccia alla tortora selvatica, concessa, di fatto, solo nelle aree servite da segnale telefonico, la Giunta Tesei si rende protagonista di un altro fatto assai grave, risultando la principale responsabile del rinvio dell’apertura della stagione venatoria al 4 ottobre”: lo sostiene il consigliere regionale del Pd Michele Bettarelli, vicepresidente dell’Assemblea legislativa. “Se solo l’Assessore Morroni avesse rispettato i tempi di approvazione del calendario venatorio entro il 15 giugno, invece che lincenziarlo solo il 5 agosto, anche al netto di eventuali ricorsi al Tar, la caccia in Umbria si sarebbe potuta regolarmente svolgere nei tempi previsti” aggiunge.

“E invece – rileva Bettarelli – non è stato così. Peraltro su questi temi, la stessa Commissione regionale competente è ormai divenuta un campo di battaglia, in cui gli stessi consiglieri della Lega non hanno ancora capito se sono in maggioranza o all’opposizione. Il risultato è che cacciatori umbri dovranno rimandare questo appuntamento a causa della sciatteria di un Governo regionale che, a parole, dice di essere dalla parte dei cacciatori. ma che, di fatto, escogita ogni stratagemma per mettere i bastoni tra le ruote al mondo venatorio, che giustamente rivendica una mancanza di coinvolgimento e considerazione. La Regione ancora oggi potrebbe fare molto. Innanzitutto servirebbe che l’Assemblea legislativa dedicasse una seduta alle problematiche del mondo faunistico-venatorio in cui riconsiderare certe scelte e riprogrammare un modello maggiormente inclusivo e virtuoso. La Giunta regionale potrebbe adottare nuovi provvedimenti maggiormente estensivi e di certo più coerenti con le normative regionali ed europee di settore che forse non conoscono abbastanza. Auspichiamo pertanto che in futuro ci sia innanzitutto maggiore attenzione e rispetto di quanto è previsto dalla legge quadro 157 e che tutte le componenti del mondo venatorio vengano effettivamente ascoltate e coinvolte, affinché l’Umbria torni ad essere come un tempo una regione all’avanguardia in questo settore”.

 

Verini: cacciatori alle prese con inconcludenza Regione. Per deputato Pd “rinvio apertura stagione non stupisce”

“L’ultima categoria, ma solo in odine di tempo, che è stata costretta a fare i conti con l’inconcludenza del governo regionale guidato dalle destre, è quella dei cacciatori”: lo denuncia l’on. Walter Verini, Pd.

“La notizia del rinvio dell’apertura della stagione venatoria, a causa della mancata approvazione del calendario venatorio nei tempi previsti dalla legge, colpisce ma, ahime, non stupisce” prosegue.

“E’ ormai sotto gli occhi di tutti – sostiene Verini in una nota – che dalla sanità, al sociale, dal lavoro all’economia, la regione ha smesso di dare risposte tempestive e convincenti. Il mondo venatorio, al pari di tanti altri settori della società umbra, lamenta la mancanza di coinvolgimento e di serietà. Scelte sbagliate, altre miopi o rinviate sine die, unite all’incapacità a farsi carico davvero dei problemi reali dei cittadini, stanno portando la nostra regione allo sconquasso. Serve serietà e affidabilità, in Umbria, così come nel resto del Paese”.

“Ciò che la destra non riesce a fare” conclude l’on. Verini.

 

Caccia: Mancini, la Regione intervenga subito. “Ribadisca legittimità calendario” chiede consigliere Lega

“La Regione intervenga subito e ribadisca la legittimità del calendario venatorio”: a chiederlo è il consigliere regionale della Lega Valerio Mancini dopo che il Tar dell’Umbria ha sospeso l’apertura della caccia.

“Una decisione che lascia profonda amarezza perché si tratta dell’ennesimo schiaffo ai 27 mila cacciatori umbri, che non sono tenuti in considerazione, nonostante versino circa 4,5 milioni di tasse di concessione governative e 2,2 milioni alla Regione” afferma in una nota.

Secondo Mancini, che guida il Dipartimento caccia della Lega Umbria, l’assessore Morroni ha convocato le associazioni venatorie per domani.

“Auspico – sostiene – che questo incontro possa rassicurare i cacciatori e che Giunta regionale si attivi immediatamente in ogni sede per difendere il nostro calendario venatorio, ribandendo la piena legittimità di un atto condiviso con la commissione competente, le associazioni venatorie e agricole. Il calendario venatorio per la stagione 2022-’23 ha ricevuto parere favorevole di tutti i membri della terza Commissione, non solo degli esponenti di Lega e Fratelli d’Italia, ma anche del Partito democratico e sono rammaricato che quando tutta la politica si muove compatta, le nostre decisioni non vengano minimamente tenute in considerazione come se le Istituzioni che hanno elaborato e approvato il calendario fossero contro l’ambiente. Ci sono esponenti politici che strizzano l’occhio alle associazioni ambientaliste, come Giuseppe Conte, capo politico dei 5Stelle, che ha espresso la volontà di abolire la caccia e c’è anche chi come l’onorevole del Pd Walter Verini ha tentato, attraverso una proposta di legge, di penalizzare chi detiene armi per uso sportivo ma il 25 settembre gli italiani non dimenticheranno questi sgambetti al mondo venatorio e non perderanno l’occasione di bocciare alle urne certi soggetti. Quando i cinghiali invadono le città, devastano i raccolti degli agricoltori, danneggiano ecosistemi, causano incidenti talvolta mortali agli automobilisti, tutti corrono a chiedere aiuto ai cacciatori, salvo poi dimenticarsi di loro, un accanimento mai visto verso altri cittadini o associazioni. Dispiace che in Italia ci sia ancora chi non ha compreso quanto la caccia sia fondamentale io di certo non mi stancherò mai di ripeterlo: i cacciatori non praticano uno sport, ma un’attività che è utile alla tutela dell’ambiente, alla salvaguardia delle colture agricole, all’incolumità e alla sicurezza pubblica, oltre a rappresentare una forma di indotto importante per le casse statali. Sin dall’inizio della scorsa legislatura ho combattuto al fianco dei cacciatori ogni battaglia di buonsenso, senza integralismi, alla ricerca costante del rispetto della legge da parte di tutti e della promozione di una cultura ambientale che tenga conto di tutto senza estremismi – conclude Mancini – sarò sempre dalla parte dei cacciatori e mi batterò affinché vengano rispettati e tenuti nella giusta considerazione”.


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