Si comunica, ai fini dell’esercizio del diritto di cronaca costituzionalmente garantito e nel rispetto dei diritti dell’indagato (che, in considerazione dell’attuale fase di indagini preliminari,è da presumersi innocente fino alla sentenza irrevocabile che ne accerti la colpevolezza) che, personale della Squadra Mobile e delle Volanti della Questura di Rieti e i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Rieti hanno arrestato, in flagranza di rapina e lesioni aggravate, un quarantenne algerino.

Nella serata di ieri,sono pervenute al 112 Numero Unico di Emergenza Europeo una serie di chiamate di cittadini che avevano assistito, all’interno della Stazione di Rieti, a una violenta colluttazione tra due persone, all’esito della quale una avrebbe sparato alla testa il rivale, per poi darsi a precipitosa fuga.

La persona ferita, un trentenne originario de Gambia, noto alle Forze di Polizia, è stato portato in ambulanza al Pronto Soccorso dell’Ospedale di Rieti, con ferite alla testa e ad una mano, giudicate guaribili in 15 giorni.

I rilievi tecnici effettuati dalla Polizia Scientifica hanno permesso di rinvenire e sequestrare, proprio in prossimità di un binario della Stazione, un caricatore da pistola ad aria compressa e due pallini di plastica. Le immediate ricerche dell’aggressore, nel volgere di pochi minuti,hanno consentito ai Carabinieri di rintracciarlo e di trarlo in arresto unitamente ai colleghi della Polizia. La perquisizione domiciliare, ha consentito di rinvenire e sequestrare anche la pistola ad aria compressa utilizzata per l’aggressione.

Anche il cittadino algerino, durante la violenta lite, ha riportato ferite alla testa e alle braccia, che hanno reso necessarie le cure del Pronto Soccorso, con 4 giorni di prognosi.

Durante il litigio, che dai primi accertamenti sembrerebbe riconducibile a contrasti sorti per un acquisto di stupefacenti, l’algerino sarebbe riuscito a sottrarre il telefono cellulare del cittadino gambiano, rendendosi, così, responsabile anche di rapina.

L’uomo di origini algerine, anch’egli già noto alle Forze di Polizia, e stato denunciato in stato di arresto a questa Procura per i reati di rapina e lesioni aggravate e,dopo il fotosegnalamento, è stato condotto presso la Casa Circondariale di Rieti.