Sono ritenuti responsabili di tre rapine compiute a Perugia nel marzo scorso un tunisino di 40 anni e un italiano di 46 arrestati al termine di un’indagine congiunta di polizia e carabinieri. A loro carico è stata eseguita un’ordinanza di custodia cautelare del gip del capoluogo umbro. Una terza persona era stata bloccata subito dopo l’ultimo colpo.
Gli accertamenti sono stati condotti dalla squadra mobile della questura e dalla compagnia carabinieri di Perugia. Il 7 marzo una donna era stata rapinata dell’auto dopo essere stata aggredita e strattonata da due uomini nel parcheggio dell’ospedale.
La vettura – in base alla ricostruzione fornita dalla Procura – era stata ritrovata il giorno dopo a Ponte Pattoli, a circa un chilometro da un ufficio postale dove tre persone avevano compiuto quella stessa mattina una rapina (un migliaio di euro il bottino). Minacciando il direttore con una pistola e colpendolo.
Il 17 marzo una donna era stata quindi aggredita nel centro di Perugia mentre era nella sua auto da tre uomini che erano però fuggiti all’arrivo del compagno impossessandosi delle chiavi della vettura e della borsa. La polizia aveva quindi arrestato uno dei presunti rapinatori, trovando lungo il percorso della fuga una pistola semiautomatica risultata poi caricata con un proiettile a salve.
Dalle indagini è emersa – riferisce ancora la Procura – la responsabilità del tunisino per un episodio di spaccio di eroina fornita a un perugino morto per overdose in una camera d’albergo della provincia.