Ieri, presso il Convention Center La Nuvola a Roma, si è concluso il 1° corso di formazione degli oltre 1.000 neoassunti sui 19 profili professionali dell’Agenzia delle Accise, Dogane e Monopoli.

Il personale ora in ruolo si occuperà, tra l’altro, di vigilanza, analisi quantitative, misurazioni statistiche, antifrode, verifiche chimiche, attività ingegneristiche e architetturali, meccanica amministrazione, contabilità, relazioni internazionali ed istituzionali, affari legali, informatica e digitalizzazione dei processi.

All’incontro, aperto dal Direttore Generale, Marcello Minenna, sono intervenuti il Ministro per la Pubblica Amministrazione, Renato Brunetta e il Presidente emerito del Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali, Monsignor Claudio Maria Celli.

Il Direttore Generale ha commemorato con un minuto di silenzio i trent’anni della strage di via D’Amelio e ha ricordato che la scelta di questa data per l’immissione in servizio dei nuovi assistenti e funzionari non è casuale: essa avviene dopo trent’anni dall’ultimo concorso indetto dall’Agenzia e segna la capacità della Pubblica Amministrazione di risollevarsi ed affrontare le nuove sfide che l’attendono per lo sviluppo del Paese.

Inoltre, ha ringraziato il Ministro per la Pubblica Amministrazione, motore dell’innovazione procedurale ed organizzativa che ha consentito di completare questo concorso a cui hanno partecipato oltre 175.000 persone e sono state selezionate in poco più di sei mesi.

Il Ministro per la Pubblica Amministrazione ha riepilogato l’incredibile sforzo di rinnovamento impresso dal Presidente Draghi e dal suo Governo, nel quadro di una rinnovata solidarietà europea che si è manifestata con il Next Generation EU e con i Piani Nazionali di Ripresa e Resilienza. Ha ricordato la “solitudine del riformatore”, che non può contare ancora sul consenso di coloro che beneficiano delle riforme, ma che immediatamente deve fare i conti con gli scontenti, perché “cambiare lo status quo incide su equilibri ed interessi consolidati”. “L’Italia – ha sottolineato il Ministro – era il Paese dei concorsi interminabili, che duravano anni. Li abbiamo sbloccati, velocizzati e digitalizzati un anno fa e abbiamo inaugurato una stagione di ‘strappi’, di cambiamenti dirompenti nella Pubblica amministrazione: semplificazioni, reclutamento, carriere, produttività, merito. Per far funzionare lo Stato, dal centro alla periferia, e garantire servizi di qualità a cittadini e imprese, abbiamo puntato sul capitale umano. ADM, con il suo Direttore Generale, ha saputo subito raccogliere la sfida”.

Monsignor Claudio Maria Celli – che accompagna da tempo le donne e gli uomini dell’Agenzia nelle complesse e delicate attività che svolgono per il Paese a tutela della legalità – ha sottolineato come il contesto in cui viviamo determina evidentemente una profonda preoccupazione per il futuro.

“Voglio dirvi – ha puntualizzato – di avere coraggio e di non avere paura. Non siete soli, avete una forza nuova”.